martedì 18 luglio 2017

0165 - al centro dell'azione

Dopo pochi, interminabili secondi, Alexei alza la testa e squadra i russi che lo stanno guardando. I suoi occhi si soffermano per qualche secondo sulla spacciatrice, che fatica a non distogliere lo sguardo.
"Vostra unica fortuna è che io non ha uomini per rimpiazzare voi e carico interessa a Famiglia, perciò voi rischia vostro culo in operazione" esclama, poi si ferma ad osservare le reazioni. Nessuno abbassa lo sguardo, anche se nota con soddisfazione la tensione che trapela. "Dato che voi non ha straccio di piano, voi ascolta me e segue istruzioni".
"Da" esclama Margarita. Gli altri fanno un frettoloso cenno con la testa.

"Voi non ha visto disposizione di uomini dentro, mentre loro vede esterno da telecamere. Quindi noi deve prima eliminare loro vantaggio" esclama, prendendo un blocco da un cassetto ed iniziando a riportare lo schema della casa insieme al resto dell'isolato. "Voi piazza furgone qui, poi voi fa saltare telecamere con fucile con silenziatore da dentro veicolo, così loro non vede fiamma. Quando uomini esce per controllare, cecchino piazza loro pallottola in testa. Altro furgone prende strada sterrata qui" esclama, indicando la stradina che costeggia la villa sulla destra, "e affianca muro, così voi può salire su tetto e può sparare dentro. Voi poi sfonda cancello con mezzo pesante e prende loro tra due fuochi. Quando voi ha preso controllo di esterno, voi entra in casa e uccide superstiti".
Anatoli osserva la mappa e riflette sul piano proposto. Anche supponendo che il cecchino guidi il primo furgone e quindi si muova da solo, c'è sicuramente bisogno di più manodopera. "Noi è cinque, per piano serve almeno otto uomini, meglio dieci" mormora, cercando di tenere un tono propositivo per evitare che Alexei consideri la sua frase una critica.
Il capo, senza alzare la testa dal foglio, indica con un cenno della testa gli altri quattro russi presenti. "Loro è vostro appoggio".
Lo sguardo di Margarita corre alle facce degli uomini che Alexei ha indicato, impassibili di fronte alle sue parole. I loro volti sono ignoti, non sembrano del solito giro che frequenta il Chaika Bar. Uno sembra appena uscito da una crack house: magrissimo, pelato e con gli occhi cerchiati di rosso; un altro invece potrebbe essere un nuovo ospite dell'ospizio: sui sessant'anni, sguardo perso e sorrisetto ebete. Gli altri due sono grandi e grossi, ma non sembrano molto svegli. A questo punto poteva dirci che saremmo andati da soli... non voglio fare da balia a questi disadattati!
"Loro è in grado di dare noi appoggio?" chiede poi, sovrappensiero.
Alexei fissa freddamente la donna, che si pente all'istante di aver parlato. "Loro fa parte di Famiglia da più tempo di voi. Loro è gente fidata, capace" conclude con un sorrisetto.
La spacciatrice deglutisce, imbarazzata dalla risposta.
Anatoli si sporge per osservare meglio la mappa disegnata dal capo, poi alza lo sguardo ed incontra quello del capo. "Io prende furgone e pensa a telecamere, Margarita, Sergej e Pavlov..."
Alexei lo blocca alzando una mano. "Niet. Voi non ha capito. Io voglio voi in centro di azione" esclama, poi indica il ragazzo magro con gli occhi cerchiati. "Gleb prende fucile e pensa a telecamere e uomini che esce. Lui è nostro migliore cecchino. Sergej, Viktor e Yuri" continua, indicando l'uomo più anziano tra i presenti, che muove impercettibilmente la testa per dare segno di aver compreso, "prende furgone e copre perimetro. Margarita, Pavlov e Anatoli, voi entra di cancello principale insieme a David e Ilia".
Sergej sente i sudori scendergli lungo la spina dorsale. Nella sua breve vita criminale non era mai stato obbligato a prendere parte ad un assalto. Un proiettile sfortunato e suo zio piangerà sulla sua tomba.
Anatoli osserva gli uomini nominati da Alexei, poi guarda di nuovo la mappa e tenta di deglutire. Ha la gola secca e per poco non si strozza; nonostante abbia già affrontato azioni di questo genere, sa che i rischi maggiori li prenderanno quelli che entrano dall'ingresso principale.
"Immagino voi non ha obiezioni" conclude il capo, socchiudendo gli occhi e sorridendo a labbra serrate.

8 commenti:

Unknown ha detto...

finalmente! :)

Mr. Mist ha detto...

Per la serie tira fuori lo spetsnaz che è in te!
Allora Andrea se ho capito bene alla fine tramite il png, hai spiegato il piano ai personaggi!
Come l'hanno presa?

Nicholas ha detto...

Pg "Ma quindi master secondo te come dovremmo fare?"
Master "Se lo chiedete a me poi non lamentatevi..."

andrea ha detto...

Mettiamola così: i due giocatori che di solito sono bravi a ideare piani stavano male ma volevano giocare lo stesso, per cui sono stato clemente.

Alla fine... mi hanno anche ringraziato XD

andrea ha detto...

Comunque il piano era relativamente semplice e loro... si sono complicati la vita da soli, come al solito! =D

Nicholas ha detto...

Ah ma quello è un grande classico :D

Mr. Mist ha detto...

In questo caso:" anche un piano del master non sopravvive al contatto coi personaggi!" XD

Unknown ha detto...

Avevamo abbastanza corda ed abbiamo iniziato ad impiccarci da soli