Il sole è ormai sparito dietro ai palazzi mentre Zoya imbocca lo svincolo che conduce al quartiere in cui sorge la villetta da controllare. La piccola ed anonima utilitaria procede lentamente tra le case, mentre i lampioni illuminano bidoni pieni d'immondizia e minivan parcheggiati lungo la via. Una coppia passeggia tenendosi per mano, mentre un piccolo cocker spaniel trotta accanto a loro, la coda vorticante nel vano tentativo di attirare l'attenzione dei padroni.
"A me non piace troppo Artur" borbotta Margarita, appoggiando la macchina fotografica compatta tra le gambe e controllando per l'ennesima volta il display del cellulare. Il navigatore indica che mancano solo un paio di svolte prima di raggiungere la destinazione impostata.
"Da, è stesso mio pensiero. Tutto questo sembra grande inculata" ribatte Zoya. "Per pochi soldi" aggiunge con una smorfia.
La spacciatrice accende la macchina fotografica, inquadra alcune villette e scatta qualche foto, poi alza la mano ed indica l'incrocio a T in fondo alla via. "Quello è obiettivo".
Muri alti quasi tre metri circondano la proprietà, leggermente scostata dall'incrocio. Un largo cancello di ferro battuto, a cui è stata saldata una lastra di metallo arrugginito, conduce all'interno; i primi metri di giardino sono visibili attraverso la parte inferiore dell'inferriata, non coperta dalla piastra metallica, mentre il cortile e gli edifici all'interno sono completamente nascosti alla vista. I proprietari tengono alla loro privacy, a quanto pare.
"Tu gira di destra, io intanto fa alcune foto di villa e di strada" ordina Margarita, inquadrando il cancello e premendo più volte il pulsante di scatto. Zoya raggiunge l'incrocio, rallenta e svolta come da indicazioni. Mentre la spacciatrice continua a riempire la scheda di memoria della fotocamera, la maîtresse sonda la strada alla ricerca di dettagli utili; in quel tratto ci sono alcune case disabitate, ed anche le macchine parcheggiate nei vialetti sembrano meno numerose.
Dopo aver raggiunto la piazzola in fondo alla via ed essersi girata, Zoya parcheggia dietro ad una monovolume. "Tu ha scoperto qualcosa di utile?"
"Muri ha telecamere" borbotta Margarita, osservando le foto appena scattate sul display ed analizzando i dettagli inquadrati. "Due puntano ingresso, altre puntano perimetro. Niente angoli morti. C'è strada sterrata che corre a lato di muri, ma finisce in mezzo a cespugli. Noi non può arrivare con macchina fino a muro su retro, però forse noi riesce a piedi. Angolo di telecamere è stretto, non inquadra bene strada".
"Noi allora fa giro a piedi" esclama Zoya, sorridendo alla compagna ed aprendo lo sportello.