martedì 21 febbraio 2017

0152 - la condanna di Artur

Anatoli si guarda attorno per accertarsi che nessuno si interessi ai suoi affari, quindi porta il cellulare all'orecchio. "Da?"
Il tono di Margarita evidenzia il suo disappunto. "Anatoli, casa è blindata come di fortezza. Noi ha visto movimento dentro e guardia su lato posteriore".
Anatoli chiude gli occhi, riflettendo per l'ennesima volta sulla difficoltà del compito che Artur ha assegnato loro. "Io è da Alexei. Io può richiamare te tra poco?"
La spacciatrice sospira. "Va bene. Quando vuoi, tu chiama. Noi torna in bordello di Zoya".
"Bene. Dasvidania, Margarita" mormora il corriere, chiudendo la telefonata. Noi è finiti in fottuta situazione di merda.

Anatoli rientra nella piccola sala ed osserva impassibile uno degli amici di Alexei recuperare i soldi del piatto, quindi si accomoda, copre il grande buio ed attende che gli vengano servite le carte. Una donna ed un nove.
Un paio lanciano imprecando le carte verso il mazziere. Alexei osserva il suo sguardo e copre il buio. Anatoli alza di nuovo l'angolo delle due carte, quindi batte sul tavolo. Dopo una serie di check, il suo punto non si è smosso da una coppia di nove. L'ultima carta è un re. Alexei fissa la mano del corriere, immobile sopra le sue carte, quindi punta qualche dollaro. Anatoli, sospirando, lascia.
"Tu deve imparare a giocare aggressivo" esclama il capo, raccogliendo il denaro.
"Io gioca aggressivo con carte decenti" ribatte Anatoli, estraendo altre banconote dal portafoglio.
Le mani si susseguono tra alti e bassi, con Alexei che continua a vincere ed Anatoli che arranca per evitare di perdere troppo. Dopo un'oretta, gli amici del capo si alzano e se ne vanno, lasciando Alexei a contare il denaro.
"Tu voleva parlare con me?" esclama il capo, infilandosi un rotolino di banconote nella tasca interna della giacca.
"Da" risponde Anatoli. "Io voleva parlare di viaggio di ritorno da prigione. Noi ha avuto qualche problema, due moto ha seguito noi. Io ha fatto festa a centauri, comunque".
"Tu ha fatto sparire macchina?"
"Io ha già sistemato tutto. Ma non è di questo che io voleva parlare. Io ha recuperato documento di identità di uno di loro. Loro era ariani e centauro ha sparato direttamente su portiera di tuo fratello".
Alexei accenna un sorriso. "Come io ha già detto, mio fratello è testa calda. Probabilmente lui ha fatto irritare qualcuno durante sua permanenza in prigione".
"Anche io pensava questo".
"Artur ha grandi idee ed è furbo, ma poi lui prende decisioni avventate. Tu sa perché lui era finito in prigione?"
"Niet".
"Lui ha scontato tre anni per traffico di droga. Mio fratello ha voluto vendere intero carico in unica volta, qualcuno ha fatto soffiata e polizia è arrivata. Lui però ha fatto sparire camion prima di arrivo di sbirri. Quando poliziotti ha controllato, loro non ha trovato roba addosso a lui".
"Artur è stato furbo" concede Aantoli, continuando a guardare il pavimento.
"Da" ribatte Alexei, fissando il corriere. Dopo aver osservato per un po' lo sguardo teso del suo sottoposto, aggiunge: "Tu ha problemi? Io vede te pensieroso".
"Da, io è pensieroso" ammette Anatoli, sospirando. "Artur fa come se nulla è successo. Lui non pensa che oggi qualcuno ha cercato di uccidere lui".
Alexei non riesce a trattenere uno sbuffo divertito. "Tu pensa a tutte volte che tu ha rischiato di morire?"
"Niet, non è questo. Io però pensa a chi altri può tentare di uccidere me. Lui non considera nuovi tentativi e io vorrei evitare che accadano altri incidenti".
"Io capisce" esclama Alexei, appoggiando una mano sulla spalla del russo. "Io parla con mio fratello e cerca di capire chi è mandante. Poi noi vede di sistemare faccenda e limitare rappresaglie".
"Spassiba" ribatte Anatoli, per nulla convinto.

Alexei apre la porta e si dirige verso il suo ufficio. Il corriere, invece, esce dal Chaika Bar e si dirige al bordello.

8 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Uhm... le premesse non sono buone, Arthur a quanto pare, non è uno abbastanza in gamba da condurre in porto con successo affari rischiosi, ma è invece sufficientemente furbo da riuscire "a cascare in piedi" come si dice dalle mie parti... Proprio il tipo di persona con cui non vorrei avere nulla a che fare!

andrea ha detto...

Era esattamente la descrizione di Artur nei miei appunti, quindi direi che mi è uscito bene =)

Nicholas ha detto...

Sembra il classico tipo che se le cose vanno storte abbandona i compagni.
Non benissimo in una situazione simile...

andrea ha detto...

Compagni? Ok che i russi sono tutti "tovarish", ma... sono dipendenti, bassa manovalanza! =D

Nicholas ha detto...

Quante perifrasi per dire "sacrificabili" :D

andrea ha detto...

eheheh...

rocco ha detto...

ma non sono ancora in tempo per fare marcia indietro?

andrea ha detto...

Ovvio che no, dovrebbero comunque schivare parecchia merda... l'unica opzione è andare avanti.