martedì 11 ottobre 2016

0134 - guida russa, cavalli americani

Anatoli comincia a zigzagare tra le macchine nel tentativo di seminare le due moto. I suoi occhi si socchiudono per il disappunto quando mettono a fuoco il cartello verde che compare alla sua sinistra: ancora quattro chilometri al prossimo svincolo. Accantonata l'idea di trovare rifugio in uno degli stretti vicoli del quartiere di periferia e di far perdere le proprie tracce, il corriere comincia a valutare le poche alternative che gli rimangono.
Intanto i due centauri danno gas e, sfruttando l'agilità dei loro mezzi, accorciano la distanza e si avvicinano di nuovo alla berlina, che fatica a guadagnare terreno in mezzo al traffico.
Gli stop della macchina che li precede si accendono, quindi Anatoli scarta a sinistra e si infila tra due veicoli. Per un momento nel retrovisore c'è solo il cofano di un minivan, poi dallo specchietto laterale compare la sagoma di una delle due moto. Il centauro accelera e si porta all'altezza della portiera posteriore.
"Attento, Arthur!" è l'unica cosa che riesce ad esclamare prima che il passeggero a cavallo della moto punti la pistola verso la portiera ed esploda due colpi. Il ragazzo sobbalza quando i proiettili penetrano la corazzatura e si insaccano nel sedile.
"Merda!" esclama Arthur, ritraendosi d'istinto e finendo addosso a Zoya. "Accelera, presto!"
"Chiudi tua cazzo di bocca!" ribatte seccato il corriere, sterzando di scatto nel tentativo di prendere a sportellate l'aggressore. Il centauro ruota il polso e la moto schizza in avanti, rischiando di disarcionare il passeggero ed evitando per un soffio di finire accartocciata contro il guardrail centrale.
"Tu ha altra moto dietro" commenta con voce piatta Margarita, osservando la sagoma nello specchietto del parasole. La sua mano si allunga verso i comandi del finestrino, ma si appoggia sul cruscotto quando sente un mugugno divertito uscire dalla gola di Anatoli.
"Occhio a vostra testa!" urla il corriere scalando la marcia, affondando il piede sul pedale centrale e tirando il freno a mano.
L'orizzonte si solleva ed il cofano si inclina paurosamente verso il basso. Tutti vengono catapultati in avanti: Arthur e Zoya finiscono contro i sedili posteriori; Margarita evita di sfracellarsi contro il parabrezza flettendo le braccia per ammortizzare l'impatto.
Il motociclista, preso alla sprovvista, tenta una manovra disperata per evitare la macchina, ma è troppo tardi: la ruota colpisce violentemente il paraurti della berlina ed il centauro si accartoccia sul manubrio, cozzando contro il baule. Persa la presa sul compagno, l'uomo seduto dietro viene sbalzato in avanti, superando in volo la vettura e piombando pesantemente sull'asfalto qualche metro più avanti.
"Figlio di puttana" mormora il corriere vedendo il motociclista tentare di alzarsi, quindi ingrana la prima e affonda sul pedale del gas.
Gli occhi del centauro si spalancano in preda al terrore mentre due tonnellate di plastica e metallo riempiono il suo campo visivo, in rotta di collisione con la sua testa.

8 commenti:

Mr. Mist ha detto...

EHH... SCCIAKKK! Marmellata di motociclista!

Mr. Mist ha detto...

A proposito questa scena mi ha fatto tornare alla memoria il film Deadpool, può darsi che ne sia stata influenzata?

Mr. Mist ha detto...

Sempre a proposito la scena del motociclista me ne ha fatto tornare in mente una di Profondo rosso!

andrea ha detto...

All'epoca in cui abbiamo giocato questa sessione, non avevo ancora visto Deadpool, quindi l'idea non è nata sulla base del film.

Nella descrizione ammetto però di aver utilizzato un po' di spunti tratti dalla sequenza iniziale, anche se ho cercato di mantenere inalterate le scene così come le hanno vissute i personaggi.

Questo post (ma soprattutto il prossimo) sono stati decisamente tosti da descrivere. Non sono molto prolisso, quando scrivo, e spesso ho dovuto "giocare" con le frasi ed i punti di vista per non ripetermi.

Anatoli ha detto...

in ambasciata ci dicevano "se tu non ha arma in mano diventa tu stesso arma" da XD

andrea ha detto...

@Anatoli: eviterò di darti in mano un elicottero... ho paura della possibile "entrata dinamica" =P

Mr. Mist ha detto...

@ Anatoli: dicevano e dicono tutt'ora la stessa cosa ai kamikaze!

@ Andrea: direi che comunque il risultato del post è come sempre ad alti livelli di narrazione!

andrea ha detto...

Grazie =)