martedì 25 ottobre 2016

0136 - scia di sangue

"Quando io affianca stronzo" esclama Anatoli lanciando uno sguardo a Margarita, "tu afferra volante e sposta macchina verso moto. Io tento di prendere lui".
"Tu è pazzo incoscente" mormora la spacciatrice senza scomporsi, quindi si sposta per prendere il controllo della macchina.
Anatoli abbassa il finestrino e molla il volante, subito recuperato dalla russa. La macchina sbanda per un momento ma rimane in carreggiata.
Il centauro supera il furgone e, di colpo, si ritrova affiancato dalla berlina. Margarita ruota leggermente il volante e avvicina la macchina alla preda. Il corriere allunga le mani e afferra il braccio dell'uomo, tirandolo a sé. La moto cozza violentemente contro la portiera di Anatoli, disarcionando il motociclista, poi volteggia roteando su se stessa e si pianta su uno dei pali del guardrail.
Un urlo, soffocato dal casco, esplode nell'orecchio di Anatoli: le gambe del centauro stanno grattando sull'asfalto, pezzi di pelle saltano via dalle punte dei suoi stivali ed i jeans, dal ginocchio in giù, sono ormai un ricordo.
"Noi sta lasciando scia di sangue" esclama Zoya, osservando la strada dal lunotto posteriore. Una riga scura corre irregolare accanto alla berlina, mischiata alla polvere ed ai fumi di scarico.
"Rallenta, idiota!" esclama Margarita, dando una gomitata alla schiena di Anatoli.
Il corriere, concentrato sulla cinghietta attorno al collo del motociclista, non si accorge di nulla. Quando finalmente riesce a slacciare la fibbia, il casco vola via rimbalzando lontano.
"Chi cazzo sei?" urla più volte Anatoli all'orecchio dell'uomo, poi si accorge che anche le braccia stanno grattando il terreno; la schiena è curva, rilassata in modo innaturale, e il corpo segue il movimento della strada, rimbalzando scompostamente contro la portiera.
"Stupido coglione!" grida il corriere, in preda alla rabbia. "E' morto" aggiunge per i presenti.
"Ora tu può rallentare?" lo incalza Margarita, che fatica a tenere dritta la macchina. "O tu preferisce finire sotto culo di tir?"
Il russo toglie il piede dall'acceleratore e lo pianta sul freno. Le ruote stridono contro l'asfalto ed una nuvola bianca avvolge l'abitacolo mentre la berlina si ferma di traverso.
Anatoli lascia cadere il corpo senza vita del motociclista, poi apre la portiera. "Vaffanculo" sbotta, scendendo dal veicolo e voltando il cadavere con la punta del piede.
Zoya e Margarita si girano all'unisono quando il suono stridulo di sirene in avvicinamento sovrasta il sommesso borbottare del motore, poi il corriere sente un finestrino che si abbassa.
"Io pensa che noi deve andare" esclama Arthur, osservando incuriosito le mani di Anatoli che stanno sfilando la giacca al morto.
Il corriere si rialza e, voltandosi, nota che Margarita si è spostata alla guida e lo sta fissando con uno sguardo apprensivo. Ogni tanto i suoi occhi sfiorano lo specchietto retrovisore, alla ricerca del profilo delle pattuglie della polizia.
Anatoli osserva per un momento i segni che la moto ha lasciato sulla fiancata, poi nota alcune macchine ferme ad un centinaio di metri di distanza. Lo sguardo sconvolto dei conducenti è fisso sul macabro spettacolo del cadavere riverso a terra.
Il corriere si riscuote, scivola sopra al cofano e monta dall'altra parte. Margarita ingrana la prima e parte sgommando, diretta verso il vicolo che porta a Brookline.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

L'idea era buona, purtroppo difficile da realizzare in quelle condizioni, la scena comunque è degna del miglior Tarantino! :)

andrea ha detto...

Ho fatto due conti su come potesse essere preso un tizio trascinato sull'asfalto a oltre 90 km/h... di sicuro non bene! XD

Comunque è stata una scena divertentissima da giocare!

Anatoli ha detto...

era 88 miglia orarie XD