martedì 15 novembre 2016

0139 - il pacco viene consegnato

I russi seguono Arthur attraverso le cucine, fermandosi spesso per i saluti di rito. Il cuoco promette al ragazzo una doppia dose del suo piatto preferito, mentre uno degli sguatteri corre fuori e ritorna poco dopo con un largo bicchiere di cristallo pieno di vodka.
"Spassiba, Makar" esclama sorridendo, poi vuota il tumbler tutto d'un fiato. Notando lo sguardo sofferente di Margarita, appoggia il bicchiere su uno dei tavoli e si dirige nel seminterrato.

"Arthur!" esclama Alexei, abbracciando il fratello e dandogli forti pacche sulla spalla.
"Finalmente io è tornato" esclama il ragazzo, scostandosi dall'abbraccio e accomodandosi sul divano. Quando tutti hanno preso posto, Alexei si informa sull'esperienza della galera e gli chiede se si è tenuto fuori dai guai.
"Da, da, io è stato tranquillo" risponde Arthur con un sorriso, senza fare accenni all'inseguimento. "Io ora è molto stanco, io ha bisogno di notte di sonno su vero letto. Brande di prigione è troppo dure per mia schiena".
Alexei annuisce, poi guarda gli altri russi presenti nella stanza. "Spassiba, ora voi è liberi di tornare a vostri affari. Io chiama voi quando io ha bisogno".
"Dasvidania, Alexei" mormora Margarita, alzandosi velocemente ed uscendo dalla stanza. Zoya ed Anatoli salutano il capo ed escono con Arthur fermandosi di fronte alla porta socchiusa della stanza di fronte; dall'interno giunge il battere ritmico di una lametta su una superficie metallica, seguito dal risucchio della droga sniffata. La spacciatrice compare subito dopo con qualche ssegno bianco attorno alle narici. "Io sta decisamente meglio! Ora io deve tornare a mie vendite. Anatoli, tu accompagna me?"
"Da" ribatte il corriere. "Tua zona è di strada".
"Tu dà passaggio anche a me?" chiede Zoya. "Io deve trovare amici in China Town".
"Ancora poker?" chiede Anatoli. "Quanto tu ha perso scorsa settimana?"
"Io non ha perso" risponde piccata la russa. "Io ora è passata a dadi! Io è molto fortunata".
"Come tu crede, denaro è tuo" mormora il russo, scuotendo la testa ed avviandosi su per le scale.
Una volta lontano dalle orecchie del fratello, Arthur si accosta al gruppo e si fa dare i loro numeri di cellulare. "Io chiama voi domani, così noi parla di lavoro".
Anatoli lancia un'occhiata alle due russe e poi fa un cenno di assenso. "A domani" saluta, dirigendosi poi verso il retro del locale per parlare con Jacob e farsi prestare una macchina.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi domando in che rapporti siano Arthur e Sergej, così semplice curiosità!
Complimenti a chi ha giocato Margarita, la mezza crisi d'astinenza caratterizza molto bene il personaggio!

andrea ha detto...

Sergej non conosce Arthur... ma lo incontrerà presto =D

New Rachmaninov ha detto...

Io era... occupato

andrea ha detto...

=D