martedì 5 luglio 2016

0120 - bianco risveglio

"... l'umidità raggiungerà il picco massimo giovedì e inizierà ad abbassarsi nelle prime ore venerdì. La temperatura percepita subirà quindi un calo, lasciando spazio ad un weekend piacevole e senza nubi..."
Margarita allunga una mano e dopo un paio di tentativi riesce a spegnere la radiosveglia, che cade con un tonfo e rotola sotto al letto. Dopo essersi stiracchiata ed aver sbadigliato un paio di volte, lentamente chiude di nuovo gli occhi ed annusa l'aria. La puzza di ristorante coreano e di uova marce riempie la stanza, segno che l'immondizia del locale al piano terra non è stata ancora ritirata.
Senza badare più tanto al fetore che entra dalla finestra lasciata aperta, la spacciatrice si alza, mette a bollire l'acqua per il caffè e si accomoda al tavolo del soggiorno. Un paio di riviste tengono compagnia ad un panetto di coca, ad alcune bustine vuote e ad uno specchio su cui è appoggiata una lametta ed una banconota arrotolata. Una riga sottile di polvere bianca segna la superficie, tagliando in due il suo riflesso segnato da profonde occhiaie.
Io la deve smettere con orari di merda pensa, aggiustando un'ultima volta la droga, afferrando la banconota e allungando il collo per sniffare.
Quando la coca riempie le sue cavità nasali, la schiena di Margarita si contrae in preda al sollievo. Sorride, pensando alle attività della sera precedente. Il sorriso si accentua quando ripensa all'interrogatorio. E' arrivata ora di chiamare Philip.
Dopo aver recuperato il numero dalla rubrica, la spacciatrice avvicina il cellulare all'orecchio e attende quasi un minuto prima che qualcuno all'altro capo risponda.
"Philip?" esclama Margarita, allegra. "Tu ricorda che tu deve me favore?"
"Sì, ricordo" sospira il ragazzo.
"Bene, tu raggiunge me presso Green T Coffee in Huntington Avenue, va bene? Ore nove, da?"
"Va bene, ci sarò".
Margarita ringrazia il suo contatto, poi compone un altro numero.
"Privièt, Sergej" saluta la donna, quando il pianista risponde con voce assonnata. "Tu e Anatoli passate a prendere me, poi noi va in Huntington Avenue per incontrare Philip".
"Io pensa di passare prima a prendere caffè" borbotta Sergej.
"Da, ottima idea. Tu prende caffè nero anche per me".
"Solita storia. Prossima volta però tu offre noi caffè, da?"
"Konechno!" ribatte la donna, conscia del fatto che finora non ha mai pagato un caffè ai suoi compagni.
Margarita appoggia il telefono sul tavolo, osservando il cielo azzurro fuori dalla finestra. Poi i suoi occhi cadono di nuovo sul pacchetto di cocaina, le sue mani istintivamente si muovono verso la lametta ed una nuova dose viene appoggiata sullo specchio.
Io ha tempo per altro giro... pensa la spacciatrice, iniziando a sminuzzare la polvere bianca.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Il tipico inizio di giornata di una spacciatrice di droga!
All'inizio pensavo che il titolo avesse attinenza alle previsioni meteo! Ma alla fine sempre e comunque di "neve" si parla! XD
Bellissima l'immagine del panetto di coca con la riga pronta per l'uso accanto al caffè! XD

andrea ha detto...

Sono contento che la scena sia piaciuta.

Ultimamente sto cercando anche di "dipingere" un po' meglio il profilo, i pensieri e le abitudini dei PG.

Non so se il tentativo sia riuscito, però mi sono divertito un sacco a scrivere la scena! =D