martedì 26 luglio 2016

0123 - rispondere alle provocazioni

"Tu ha fatto scelta giusta" esclama Margarita, poi volta la testa per controllare la posizione della cameriera. La ragazza sta servendo dei clienti dietro al bancone, troppo lontana per ascoltare la loro conversazione.
La spacciatrice si china in avanti e a bassa voce inizia a dargli le istruzioni. "Tuo amico Roy Carter ha detto te che loro cerca armi. Tu ha carico di fucili di cui tu ti vuoi liberare. Tu rimane vago su dove tu ha preso armi. Se loro non è interessati, tu dì che tu fa buon prezzo".
"Quanto dovrei chiedere?" chiede Philip.
La spacciatrice lancia un'occhiata ad Anatoli, che prontamente risponde: "AK 47 nuovo costa tra cinquecento e settecento dolari. Tu propone milleseicento per cinque pezzi. Tu può scendere a milleduecento senza che tu sembra sospetto. Tu aggiunge che cinque caricatori e munizioni è compresi".
Margarita ritorna a fissare il giovane. "Tutto chiaro, da? Poi tu dà loro appuntamento di qualche parte".
"Riesci ad essere un po' più precisa?" domanda il ragazzo, agitandosi sulla sedia. "Non ho dimestichezza con i luoghi malfamati".
La donna ripensa alle sue passate compravendite nei dintorni di Boston ed ai luoghi in cui ha organizzato gli incontri: un deposito abbandonato vicino alla superstrada, una cava in disuso ed un capannone, la cui costruzione è stata bloccata per un giro di tangenti. Tutti buoni posti, facilmente raggiungibili. Solo uno, però, permetterebbe alla polizia di arrivare di soppiatto. "Tu può organizzare incontro per domani dopo mezzanotte vicino a capannone abbandonato fuori città, 12 di Otis Street".
"Non ho la più pallida idea di dove sia" mormora il ragazzo, accennando un sorriso di circostanza.
"Tu fa telefonata e io dimentica tuo debito. Io dà te piccolo bonus, anche" conclude Margarita, incrociando le braccia ed appoggiandosi allo schienale.
"Io non vuole sapere di che bonus tu parla" mormora Anatoli, alzando un sopracciglio.
"Io intende cocaina" ribatte la spacciatrice, poi il suo volto si illumina quando riesce ad afferrare il doppio senso. "Ah, giusto! Zoya ha detto me che tu è uno poco finocchio".
"E' vero?" esclama stupito Sergej, girandosi di scatto verso il corriere.
Anatoli pesta una mano sul tavolo, facendo tintinnare le tazze. Tutti si voltano di scatto a guardarlo. "Noi ha già fatto questo discorso! Ultima volta era dentro locale di capo ed io ha evitato di scopare te su bancone. Questo non è locale di Alexei. Tu vuole proprio continuare con tue provocazioni?"
"Tu parla troppo, questo è tipico atteggiamento di finocchio" ridacchia Margarita, alzando maliziosamente un sopracciglio. Imbarazzato dalle parole del russo, Philip abbassa istantaneamente lo sguardo e fissa le sue mani, intrecciate attorno al proprio smartphone. Sergej tossisce, trattenendo a stento le risate.
Anatoli, rosso in viso, apre e chiude ritmicamente le dita della mano destra, soffiando per calmarsi.
"Come io immaginava" mormora la spacciatrice, distogliendo lo sguardo e riportandolo sul giovane.
Sentendo le parole della donna, il corriere si alza di scatto, la afferra per un braccio e si dirige verso la porta in bagno.
Sergej osserva ad occhi spalancati le due figure sparire dietro la porta, quindi osserva l'orologio. "Dato che miei compagni sarà occupati per prossimi quindici minuti" esclama alzando gli occhi verso Philip, "cosa tu dice se tu fa telefonata? Tu ha contatto da chiamare, da?"
Il ragazzo, incapace di proferir parola, alza il cellulare per indicare che ha salvato il numero in rubrica.
"Vuoi che io accompagna te fuori? Vicolo accanto a caffetteria offre privacy necessaria" propone il pianista, alzandosi e lasciando sul tavolo alcune banconote.
Philip lo segue fuori, mentre alcuni avventori girano incuriositi la testa nella direzione degli strani rumori che provengono dalla toilette.

9 commenti:

Anatoli ha detto...

Lei mai capito di no tirare troppo corda con me...adesso tocca me darle lezione ghghghg

andrea ha detto...

Ora si capisce perché Anatoli non lavora più per l'ambasciata... manca di lucidità davanti alle provocazioni =D

Anatoli ha detto...

Non è vero questo...BLAMMM...oh partito me colpo inavvertitamente mentre puliva pistola...quale disgrazia da...qualcuno ha sacchetto di umido?

New Rachmaninov ha detto...

Io a volte domanda me perchè io finito in questo casino.
A, già. Io voleva vivere il sogno americano. Merda

andrea ha detto...

"... se penso alle brutte compagnie che ti hanno rovinato..."

Nicholas ha detto...

E Anatoli vince l'Hearst d'oro per l'anno 2016.
Applausi in sala.

È stata una scena concordata o è stato il d12 truffaldino?

andrea ha detto...

Niente dadi, tutto ruolo! =D

Mr. Mist ha detto...

Rileggere queste pagine al rientro da un lungo viaggio non ha proprio prezzo!

Grande Anatoli! Congratulazioni l'Hearst d'oro èassolutamente meritato! :)

andrea ha detto...

Bentornato! =)