martedì 9 agosto 2016

0125 - quindici lunghi minuti

Quando Sergej sente la porta del Green T Coffee aprirsi, si stacca dal muro e si volta per fare un cenno ai suoi due compagni. La sua mano si blocca a metà quando nota un signore di mezz'età, in completo e coi capelli grigi fissati con il gel, fermo sul marciapiede accanto ad una ragazza in completo.
"Spero non sia nulla di grave" commenta la bionda, aggiustandosi una ciocca di capelli. "Li hai sentiti anche tu quei rumori, no?"
"Probabilmente uno dei clienti non ha digerito la cheesecake" ridacchia l'uomo, guardandosi attorno in cerca di un taxi. "Aveva un aspetto orribile. Potrebbero beccarsi una denuncia servendo porcherie del genere".
"Sembravano più delle urla femminili..." borbotta la ragazza, per niente convinta delle parole del suo accompagnatore. "Non credi sia il caso di chiamare la polizia? Forse stavano aggredendo una ragazza".
"Meglio non impicciarsi in cose del genere" esclama l'altro, voltandosi a guardarla. "Dobbiamo tornare allo studio per preparare la linea difensiva per il caso Rowell. Lasciamo che se ne occupino le commesse del locale" aggiunge sorridendo.
Un taxi accosta, l'uomo apre la portiera e fa salire la ragazza, poi si accomoda al suo fianco. Dopo qualche secondo, l'insegna sul tettuccio si spegne.
Mentre la macchina si allontana, Philip si avvicina. "Che sta succedendo?"
"Io non sa" mormora Sergej, controllando l'orologio per l'ennesima volta. E' passato più di un quarto d'ora dal termine della telefonata ed i suoi due compagni non sono ancora usciti dal locale. "Forse urla di Margarita ha attirato attenzione di clien..."
La sua frase viene interrotta dalla porta che si apre di nuovo. 
"Eccoli!" esclama Philip, indicando Anatoli e Margarita fermi all'imbocco del vicolo. I due si guardano attorno poi, richiamati da un fischio del pianista, notano i due e li raggiungono. La spacciatrice ha un'aria soddisfatta ed i capelli in disordine; l'espressione del corriere, invece, è indecifrabile.
"Tu ha fatto telefonata?" chiede Margarita, fissando Philip.
"" ribatte il ragazzo. "Mi richiamerà per confermare".
"Philip è ottimo attore, lui sembrava professionista di contrabbando" commenta Sergej, poi aggiunge: "Tutto bene dentro locale? Forse voi ha attirato attenzione".
"Da, tutto bene" ribatte Anatoli, accennando un sorriso.
"Tu ha fatto buon lavoro" esclama Margarita guardando il ragazzo, "quindi noi è pari".
"Mi fa piacere sentirtelo dire" borbotta il ragazzo, poi aggiunge: "Ho rischiato il culo per cento fottuti dollari".
La spacciatrice alza un sopracciglio, poi infila una mano in tasca. "Da, tu ha rischiato tuo culo. Io allora offre te piccolo regalo" esclama, allungandogli una busta con un po' d'erba.
Philip afferra la bustina, fa un cenno di saluto ed esce dal vicolo.
"Dasvidania!" gli urla dietro Sergej. "Io passa da tuo zio se io decide di cambiare macchina!"
Il ragazzo si volta, lo sguardo sofferente di chi sa che avrà di nuovo a che fare con dei criminali. Quando un taxi si ferma accanto a lui, fa un cenno affermativo con la testa, poi sale e indica al tassista di andare.
"Davvero molto bravo" mormora il pianista, voltandosi verso i due compagni.
"Da" commenta Anatoli, incrociando le braccia.
"Io non intendeva te, io parlava di ragazzo" puntualizza Sergej.
Margarita scoppia a ridere, Anatoli invece fissa serio il russo. "Da, io aveva capito. Io non ha bisogno di tua approvazione per sapere che io ha fatto ottima prestazione in retro di locale".
La spacciatrice si mette in mezzo tra i due per evitare che la situazione degeneri. Dopo aver guardato entrambi negli occhi, esclama: "Noi ora ha appuntamento. Ora noi deve organizzare spostamento di cassa da magazzino a luogo di incontro, poi noi aspetta arrivo di coglioni e chiama polizia".
Sergej scuote la testa pensieroso. "Io non fida di..."
"Di polizia?" lo interrompe Anatoli.
"Niet, io non intendeva polizia. Polizia fa lavoro buono".
"Non come polizia russa" commenta il corriere.
"Se tu paga, loro è molto solerti" ribatte Sergej ottenendo un cenno di assenso da Anatoli, poi riprende: "Io intendeva che io non fida di banda di ariani. Forse loro cerca di tirare noi inculata, come dice americani".
"Niet problema, noi non deve andare a appuntamento" ridacchia Anatoli. "Se loro vuole prendere armi senza pagare, loro verrà con altre armi. Loro però spara a polizia. E polizia non è felice quando qualcuno spara loro".

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Margarita ha fatto bene a mettersi in mezzo, non so i tuoi giocatori ma i miei dopo una frase:
"[...] io ha fatto ottima prestazione in retro di locale" sarebbero andati avanti un quarto d'ora a motteggiare.

andrea ha detto...

Un po' l'hanno fatto, ma meno di quanto mi aspettassi. Ho ripreso quando tutti erano arrivati alle lacrime dal ridere. =D