martedì 16 agosto 2016

0126 - punizioni

"Noi ora avverte Zoya che noi ha trovato stronzi che ha picchiato lei" esclama Margarita, digitando il numero della maîtresse e facendo partire la telefonata. Tutti si stringono attorno alla spacciatrice per sentire la conversazione.
"Priviet, Margarita" risponde la donna. "Tu ha novità?"
"Noi ha trovato uomini che ha gonfiato te e tuo uomo" spiega la spacciatrice. "Noi ora incastra loro".
"Bene. Voi ha fatto come io ha chiesto?" chiede la maîtresse. "Loro sta soffrendo?"
Sergej si avvicina al cellulare ed esclama: "Quando loro finirà in prigione, loro vivrà lunga sofferenza".
"Loro finisce dentro Guantanamo" aggiunge Anatoli.
"Voi non può infilare proiettile in loro pance, così loro urla mentre loro finisce dietro sbarre?" chiede Zoya.
"Probabile che polizia spari loro" ribatte Margarita. "Tu non preoccupa di loro dolore. Loro soffrirà".
"Bene, bene..." approva la maîtresse. "Io ora torna a mia contabilità. Dasvidania".
"Dasvidania" esclama la spacciatrice, chiudendo la telefonata.
"Qual è prossimo passo di piano?" chiede Sergej.
"Noi ora avverte Alexei che noi ha organizzato incontro, poi noi porta carico container in deposito abbandonato" risponde Margarita.
Anatoli annuisce, quindi si avvia verso la propria auto. Con un senso di sollievo nota che il furgone della disinfestazione non è più parcheggiato davanti alla sua berlina.

"Vostro è buon piano" commenta Alexei, dopo aver ascoltato Margarita esporre i propositi per incastrare la banda di ariani.
"Spassiba" esclama la spacciatrice.
Alexei afferra un mazzo di chiavi da un cassetto, nel sgancia una e la consegna ad Anatoli. "Potete prelevare cassa con materiale. Box numero dodici, magazzino vicino quartiere di Westwood".
"Noi non può usare deposito, io immagina" mormora il corriere, sperando di ottenere un nuovo posto dove nascondere il proprio armamentario personale.
"Box è proprietà di Famiglia" ribatte il capo. "Voi lascia deposito pulito, poi voi dimentica sua esistenza".
Il volto di Anatoli rimane imperturbabile. "Niet problema".
"Perché tu fa domande su deposito?" chiede Margarita. "Noi ha già luogo per scambio. Tu è ancora scombussolato per attività mattutina? Passato tanto tempo da tua ultima volta?"
Lo sguardo del corriere saetta nella direzione della spacciatrice, ma il suo volto rimane impassibile. Solo la contrazione delle dita della mano destra fa intendere a Margarita ed a Sergej che la sua tranquillità esteriore è solo una maschera.
"Io non vuole sapere cosa è successo" esclama Alexei, facendo finta di non aver inteso l'allusione. "Voi ora prende furgone e trasferisce cassa, poi voi attende ora di appuntamento e avvisa polizia".
"Da, tutto chiaro" commenta Sergej, alzandosi e sorridendo al capo. "Noi ora conclude lavoro, poi noi viene qui per riferire e per bicchiere di vodka".

"Prossima nottata sarà impegnativa" esclama Margarita, chiudendo la porta dell'ufficio di Alexei e raggiungendo i compagni al piano di sopra. "Io propone di dormire fino a ora di cena, poi noi trasferisce cassa con favore di tenebre".
Sergej approva con un cenno. "Questa è ottima idea. Notte scorsa io ha dormito molto poco. Vicini ha tenuto volume alto fino a prime luci di alba. Pessima musica! Io odia musica tecno".
La spacciatrice si volta verso Anatoli. "Tu accompagna noi?"
"Dato che tu non ha imparato quando tenere tua bocca chiusa, io va diretto a casa" sibila il corriere. "Voi prende taxi".
Sergej fulmina la spacciatrice con lo sguardo, poi borbotta un saluto ed esce dal locale.

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