martedì 23 agosto 2016

0127 - mezzi di fortuna

"Dove tu ha trovato questo rottame?" chiede Sergej, chiudendo la portiera di un vecchio Bedford tutto scassato e con i paraurti arrugginiti. Quando si volta verso il vano posteriore, nota che Margarita sta fumando seduta su una panchina che corre lungo tutta la parete sinistra. I due si salutano con un cenno.
"Io ha preso da deposito di Famiglia" risponde sorridendo Anatoli. "Targhe sono di macchina piena di polvere lasciata a marcire in prato vicino Weymouth".
Sergej dà un paio di colpi con la mano al cruscotto di fronte a sé; il metallo stride, come se le viti che lo tengono fermo fossero tutte allentate. "Tu è sicuro che questo arriva fino a magazzino abbandonato?" mormora, voltandosi verso il corriere. 
"Se motore si spegne, tu spinge" commenta Anatoli, poi avvia il furgone e si dirige verso Westwood.

Sergej si lascia cadere con un sospiro sul sedile del passeggero. Aloni di sudore scuriscono la sua camicia bianca. Il trasferimento della cassa, seppur mezza vuota, ha richiesto un notevole sforzo da parte di tutti. "Prossima volta noi noleggia carrello elevatore" borbotta infastidito.
"Tu ha bisogno di fare più attività fisica" ribatte Anatoli, prendendo posto alla guida e girando la chiave. Il motore sputacchia, quindi comincia a rombare sommessamente. Una nuvola di fumo nerastro esce dal tubo di scappamento, riempiendo la visuale dello specchietto retrovisore.
"Io stava pensando... se noi vuole fare trovare cassa a coglioni, come fa senza lasciare qualcuno lì?" chiede il pianista, lanciando un'occhiata all'autista.
"Semplice, noi abbandona lì furgone e lascia chiavi in quadro" risponde Anatoli, senza distogliere gli occhi dalla strada.
"E poi noi come va via?"
"Io deve sempre pensare a tutto" borbotta Anatoli. "Noi ora passa a prendere altra macchina in deposito, poi noi va fino a magazzino in costruzione".
Margarita intanto estrae il cellulare e compone il numero di Philip. Il telefono squilla per sei volte, poi scatta la segreteria.
"Philip non risponde" mormora la spacciatrice. Dopo aver riprovato a chiamare ed aver di nuovo sentito scattare la segreteria, la donna attende il segnale acustico. "Sono Margarita. Tu chiama me subito o io viene a trovare te in tua casa".
Cinque minuti dopo, il telefono di Margarita vibra. "Priviet, Philip".
Il ragazzo non risponde al saluto. "Scusa, ero al telefono con un'altra persona".
"Loro ha contattato te?"
"Sì, il vostro incontro è confermato".
"Perfetto! Tu è stato bravo ragazzo".
"Ora che tutto è finito, penso che mi prenderò del valium e cercherò di dormire" borbotta il ragazzo, poi chiude la conversazione.
Margarita scoppia a ridere. "Va bene. Tu chiama se tu ha bisogno di qualcosa".
"Ti assicuro che non lo farò" risponde con voce stanca Philip.
"Quante storie per semplice telefonata! Dasvidania!" esclama la spacciatrice, chiudendo la conversazione.
Anatoli guarda Margarita che sta ancora ridacchiando. "Tutto bene? Cosa ha detto lui?"
"Noi ha appuntamento" risponde la donna.

La falce di luna è ormai visibile da un po' quando Sergej finisce di controllare il motore della vecchia Volvo che Ilya, il proprietario del Patty's Auto Parts, ha fornito loro per pochi spiccioli.
Anatoli tira l'aria, quindi gira la chiave. Il motore sputacchia un paio di volte, poi va in moto.
"Sicuro che tu è musicista?" chiede Ilya, stupito dal lavoro del pianista. "Tu ha futuro come meccanico!"
"Io no meccanico. Io suona pianoforte" risponde Sergej, chiudendo il cofano.
"Se tu ha finito colloquio di lavoro, tu può prendere posto" esclama Anatoli, scendendo dalla Volvo e dirigendosi al furgone.
"Da, da" mormora Sergej, pulendosi le mani con uno straccio.
Un paio di minuti dopo, i due mezzi stanno viaggiando sulla superstrada in direzione del magazzino in costruzione.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

La cosa che mi inquieta èil fatto che i nazi sappiano con molto anticipo dove si farà l'affare, potrebbero avr già mandato qualcuno per preparare un brutto tiro al gruppo!

andrea ha detto...

Sono solo un gruppetto di disadattati... cosa potrà mai andare male?