martedì 6 settembre 2016

0129 - ultime notizie

Anatoli si china su Sergej, ancora bloccato per lo stupore, è ruota la leva dei fari; le luci si spengono e la strada di fronte a loro ritorna ad essere immersa al buio. I tre russi impugnano le pistole e si preparano allo scontro a fuoco.
Una pickup sfila di fronte a loro e prosegue senza rallentare, percorrendo ad alta velocità la statale. Musica country si diffonde dai finestrini, riempiendo il silenzio della notte e coprendo il basso rumore del motore della Volvo.
"Noi ora va" mormora il pianista, accendendo i fari ed avanzando lungo la via. Dopo aver controllato che non ci siano altri veicoli in transito, Sergej svolta a destra e si allontana un po', poi si ferma nel parcheggio di un capannone.
Anatoli fa partire la chiamata ed attende che l'operatore risponda, quindi esclama con accento americano: "Salve, volevo segnalare un'attività illecita. Ci sarà una vendita di armi a mezzanotte al 12 di Otis Street, Westborough. Ho sentito che parecchi uomini erano interessati all'affare".
"Può ripetermi l'indirizzo?" chiede il poliziotto.
Il corriere ripete l'indirizzo, poi chiude la telefonata quando l'operatore chiede di identificarsi.
"Ora noi attende" mormora Margarita, frugando nella tasca del sedile e recuperando una rivista ingiallita. Dopo averla stesa sulle sue ginocchia, sistema un po' di coca e la sniffa con l'ausilio di una banconota arrotolata.

Dopo mezz'ora di attesa, i russi vedono un furgone bianco transitare lentamente lungo la via, rallentare e svoltare a sinistra poco più avanti.
"Quelli deve essere coglioni ariani" esclama Sergej, stringendo il volante fino a farsi sbiancare le nocche. "Ora noi prega che polizia arrivi presto".
Dopo circa cinque minuti, due volanti della polizia ed una macchina senza insegne sfilano di fronte a loro e si infilano nella stessa laterale. I lampeggianti si accendono, illuminando la vegetazione di rosso e di blu, poi il gruppo sente distintamente alcuni colpi di arma da fuoco.
"Questo è momento buono per andare" esclama Anatoli, facendo cenno a Sergej di mettere in moto.
Il pianista avvia la macchina e prosegue a fari spenti per mezzo chilometro, poi accende le luci e si dirige con calma verso Boston.

Sono ormai le due di mattina quando la Volvo si infila nell'ingresso del Patty's Auto Parts. Anatoli accende l'autoradio e ruota la manopola finché non riesce a sintonizzarsi su una stazione locale.
"...zione speciale del radiogiornale notturno" esclama la voce del cronista. "Alcuni criminali affiliati al movimento neonazista sono stati arrestati dopo aver ingaggiato uno scontro a fuoco con la polizia. Un membro della banda è stato ucciso dalle forze dell'ordine. La polizia ha trovato materiale radioattivo, che i criminali intendevano utilizzare per la costruzione di una bomba sporca. Tre uomini sono stati arrestati con l'accusa di terrorismo. L'operazione è ancora in corso".
"Io dice che tutto è filato liscio" esclama Sergej, sorridendo.
Anatoli impone il silenzio, poi continua ad ascoltare il radiogiornale. "La polizia, in collaborazione con i servizi segreti, ha svolto un ottimo lavoro di intelligence..."
"Da, da, ora soffiata è definita lavoro di intelligence" borbotta Margarita, accendendosi una sigaretta.
Il corriere spegne la radio, poi smonta e riconsegna le chiavi a Ilya.
"Spassiba" mormora l'uomo. "Io lascia vettura intatta, se voi ha di nuovo bisogno di mezzo".
"Da, tu però distruggi targhe" commenta Anatoli, poi saluta e raggiunge i compagni a bordo della sua berlina. Margarita ha appena chiuso la telefonata con Alexei, che si è complimentato per l'ottimo lavoro svolto.
"Ora che lavoro è finito, tu accompagna noi a casa?" chiede la spacciatrice.
"Io ha bisogno di svago e di bicchiere di vodka" risponde Anatoli. "Tu vuoi fare me compagnia?"
Margarita accenna ad un sì con la testa, poi si accascia stremata sul sedile.
"Io passa" commenta Sergej. "Io ha bisogno di dormire dopo faticaccia di stanotte".
"Tu non era invitato" sibila Anatoli, poi avvia il motore e si dirige verso il centro di Boston.

11 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Tutto è bene quel che finsce bene, se la soffiata l'avessero fatta qui da noi, la polizia sarebbe arrivata come minimo il giorno dopo! XD

andrea ha detto...

Devo ammettere che quest'avventura l'ho conclusa in maniera forse un po' troppo semplice... è che era tardi, eravamo tutti stanchi e non volevo "tranciarla a metà".

Per una soffiata su un traffico di armi, forse anche qui si sarebbero dati una mossa =D

Nicholas ha detto...

Finalmente mi sono riportato in pari post vacanze.
Anche a me è sembrato filasse tutto troppo liscio ma ti capisco perfettamente, succede di voler chiudere la sessione chiudendo anche un'avventura, e poi ogni tanto ci sta che hai pg le cose vadano lisce, sopratutto se sono stati bravi.

Cmq Sergej è il mio personaggio preferito so far.

andrea ha detto...

Eheheh... povero Sergej, trattato male da tutti solo perché non ha l'anima nera come la notte in Siberia!

Mr. Mist ha detto...

Diciamo che Sergej fosse stato una bella figliola Anatoli non avrebbe disdegnato la sua compagnia!
Io credo che comunque il personaggio di Sergej sia uno di quelli meglio riusciti, anche se potrebbe sembrare improbabile!

Anatoli ha detto...

io no ama fanciulle svenevoli XD

andrea ha detto...

Quindi devo supporre che "piccola Anja" sia una specie di stronza con le palle cubiche, giusto? =D

rocco ha detto...

beh ma non finisce mica qui vero? a quando i prossimi resoconti delle avventure dei russi a boston?

andrea ha detto...

No, non finisce qui la campagna russa =)

Devo solo trovare il tempo di scrivere i prossimi post!

New Rachmaninov ha detto...

Io è molto contento di sapere che sta simpatico a così tanta gente. Ma no capisco perchè definite me "improbabile" solo perchè cerco di no essere come delinquenti debosciati che girano per locale.

Anatoli ha detto...

io mantiene riserbo su piccola anya XD