venerdì 6 maggio 2016

0111 - organizzare i contatti

Margarita spegne la sigaretta e sale in macchina. I due russi smettono di parlare e si voltano a guardarla, come se lei avesse tutte le risposte che stanno cercando.
"Cazzo vuole voi da me?" esclama, incrociando istintivamente le braccia.
"Noi ha nomi di possibili colpevoli" dice Anatoli. "Alexei però ha detto che noi deve risultare estranei a vicenda. Forse tu conosce modo per fare ciò".
Margarita china la testa e chiude gli occhi per cercare di estraniarsi da tutto, cercando di pensare ad una soluzione. I due russi rimangono in silenzio per un po', poi Anatoli, spazientito dall'attesa, tossisce per richiamare l'attenzione della donna. "Tu è ancora tra noi?"
"Da, da" esclama sbuffando la spacciatrice. "Io può contattare piccolo tossico che deve me favore, noi usa lui come intermediario".
"Mi piace tua idea" esclama Anatoli, sorridendo. "Noi usa pedina sacrificabile".
Gli occhi di Margarita diventano due fessure. "Io tengo a miei clienti!" sbotta, aggrappandosi ai sedili e tirandosi di scatto in avanti.
Anatoli, preso alla sprovvista, arretra col bacino; il volante gli si pianta nella schiena ed un breve colpo di clacson risuona nell'isolato. Un paio di persone si voltano verso la macchina, poi riprendono a camminare.
 "Scusa, io non voleva. Noi deve solo incastrare stronzi. Ogni tanto io dimentica che io non lavora più in ambasciata".
Margarita continua a fissare il russo per alcuni lunghi secondi, poi prende il cellulare e comincia a scorrere la rubrica. Quando raggiunge la lettera P, si ferma e sorride. "Io ha candidato perfetto, Philip. Lui ha finito da poco università e deve me cento dollari. E' poco, ma è cliente abituale. Io può convincere lui dando compenso in erba".
"Tu è sicura?" chiede Sergej.
"Da. Voi scopre indirizzo di coglioni, io intanto contatto Philip".
"Come noi può fare? Noi ha solo nomi".
"Come sempre io deve fare tutto!" esclama Margarita, appoggiando la schiena sul sedile. "Voi è bravi solo con pistole! Ed io non è sicura che tua funzioni a dovere" aggiunge, indicando l'inguine di Anatoli.
Sergej scoppia a ridere. Il corriere lo fulmina con uno sguardo, poi chiude gli occhi e ricomincia a contare.
"Perché noi non guarda su elenco telefonico?" propone il pianista.
"Su internet è meglio!" ribatte Margarita.
"Io dubito che noi trova indirizzo in rete. Io non pensa che loro è tanto coglioni da mettere indirizzo su Facebook".
"Tentare non nuoce".
Sergej sbuffa, poi apre un browser sullo smartphone e cerca su vari siti, senza risultato, poi passa a Facebook. "Io ha trovato contatto di James Rott. Io non vede indirizzo di casa".
"C'è sede di lavoro?" chiede Margarita.
"Da. Capo di magazzino di Walmart" legge Sergej, poi alza gli occhi. "Io scommette che lui è semplice magazziniere".
"Voi trova altro indirizzo" esclama Margarita, poi si concentra sul cellulare, iniziando a digitare il messaggio per il tossico.
"Anatoli, tu ha qualche idea?" chiede il pianista.
"Niet".
"Noi intanto può provare davanti a chiesa battista" propone Sergej, poi si avvicina ed abbassa la voce. "Così lei non può rompere palle con storia che noi non fa nulla".
"Io ha sentito" esclama Margarita, senza togliere gli occhi dal telefonino. Le sue dita si muovono velocemente sulla tastiera virtuale; una volta composto il messaggio per Philip, la spacciatrice preme il tasto Invia.

0 commenti: