martedì 10 maggio 2016

0112 - l'intimidazione funziona sempre

Anatoli, seguendo le indicazioni fornite da Sergej, svolta all'incrocio e prosegue lungo la via principale che porta alla chiesa battista. Una vecchia Ford Mercury, dal parafango arrugginito e dalle fiancate piene di ammaccature, si immette da una laterale senza rispettare lo stop ed il corriere manifesta il suo disappunto con ripetuti colpi di clacson. L'uomo alla guida, procedendo ben al di sotto del limite consentito, volta la chioma color agento, abbassa il finestrino e lentamente mostra il medio.
"Vecchietto ha fegato" esclama ridendo Anatoli. Quando il vecchio ritira la mano, il corriere scala, affonda il pedale del gas e supera la vecchia Ford.
"Mmh... da" mormora distrattamente Margarita, continuando a guardare il display del cellulare. Da Philip ancora nessuna risposta. Brutto stronzo, perché tu non risponde? Forse io fa prima a chiamare.
Al terzo squillo una voce impastata dal sonno risponde. "Pronto? Chi cazzo rompe a quest'ora?"
"Privièt, Philip!" esclama la spacciatrice.
"M... Margarita?" balbetta il ragazzo; ogni traccia di sonno è sparita dalla sua voce.
"Come va, amico mio?" chiede la donna, con tono appena appena minaccioso.
"Bene, bene... sto tirando su i soldi che ti devo". La voce di Philip si fa di colpo piagnucolante: "Mi bastano solo un altro paio di giorni! Non farmi spaccare le gambe!"
"Tu ha problemi a recuperare denaro? Se tu preferisce, io può lasciare te più tempo in cambio di favore. Io poi aspetta per soldi. E io anche aspetta per tue budella".
Anatoli, sentendo la battuta di Margarita, rincara la dose. "Dì a tuo cliente che se lui non fa noi favore" grida per farsi sentire dal ragazzo, "io usa sue interiora per decorare albero di natale!"
Dall'altro capo della cornetta si sente un gridolino stridulo. "Accetto! Accetto! Ma tieni il tuo amico lontano dalla mia pancia, per favore! Ti prego!"
"Da, da" ridacchia Margarita. "Terrò io lui a bada".
"Cosa dovrei fare?" chiede il ragazzo con voce tremante.
Margarita sorride: il ragazzo se la sta facendo sotto dalla paura; trema alla prospettiva di dover fare qualcosa di pericoloso. E sa di non avere altre possibilità.
"Tu deve fare cosa semplice semplice. Tu deve convincere persona di comprare cosa da te".
"O... ok" balbetta il ragazzo, senza capire del tutto il significato delle parole della spacciatrice.
"Bene. Io chiama te domani e da te dettagli su chi chiamare e su cosa dire. Tu domani è libero, vero?" aggiunge la spacciatrice, un velo di minaccia nella voce.
"Sì! Sì sì sì!" risponde Philip, la voce resa acuta dalla paura. "Va bene" aggiunge sospirando.
"Dì lui che se è occupato" esclama ad alta voce Anatoli, "lui da noi numero di suo impegno. Noi pensa a liberare lui domani".
"No, no" piagnucola il ragazzo. "Rimando l'appuntamento con la mia ragazza! Sono libero, lo giuro!"
"Bene" conclude Margarita, trattenendo le risate. "Ora tu può tornare a dormire".
"Come se adesso potessi riprendere sonno" borbotta Philip, chiudendo la conversazione.
La spacciatrice infila in tasca il cellulare e si appoggia soddisfatta al sedile. "Noi ha intermediario".
"Se voi ha finito con minacce a poveraccio" interviene Sergej, "voi può dedicare vostra attenzione a chiesa battista. Noi è arrivati".

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Hai dato una rinfrescata al blog Andrea!
Ha un'aria più tranquilla rispetto agli argomenti trattati, carino! :)

andrea ha detto...

Ho cercato di dare un po' di contrasto tra grafica e storia =)

Nicholas ha detto...

Wow nuova grafica.
Me gusta!