martedì 31 maggio 2016

0115 - equilibri

Sergej osserva la schiena di Anatoli che si allontana velocemente, poi china la testa e sospira. "Perfetto, come sempre nostro piano è andato a puttane" mormora tra sé, esasperato dall'ennesima situazione che sta sfuggendo loro di mano. Dopo aver infilato i piedi dall'altra parte dell'abitacolo ed aver afferrato il volante con entrambe le mani, il pianista scivola al posto di guida, avvia la macchina, ingrana la prima e preme a fondo il pedale del gas. Il motore ruggisce, facendo scattare la berlina in avanti ed inchiodando il pianista al sedile. Forse io capisce perché Anatoli odia mia macchina pensa, sorprassando il corriere a tutta velocità ed avvicinandosi al naziskin che sta correndo a gambe larghe, la testa gettata all'indietro ed il grasso che ondeggia a ritmo.
"Pam! Pam! Another one bites the dust!" canticchia tra sé e sé Sergej, osservando la pelata sudata del giovane. Non appena lo specchietto supera il ragazzo, il pianista tira il freno a mano, pianta il piede sul freno e gira il volante a destra. Le ruote della berlina si bloccano, la macchina si traversa e si ferma a pochi centimetri dalla rete metallica del parco. Incapace di frenare la sua corsa, il naziskin piomba sul cofano e crolla a terra ansimante.
"Ora tu smette di fare stronzate, da?" esclama Anatoli, decelerando fino ad un passo veloce. Arrivato a pochi metri dal ragazzo, si ferma a distanza di sicurezza, si ficca i pollici nelle tasche e divarica le gambe, pronto a reagire ad un'eventuale minaccia. "Tuoi amici già scappati, qui è rimasto solo tu".
Il giovane naziskin si piega su se stesso, appoggia le mani sulle ginocchia ed inspira rumorosamente dalla bocca. La camicia aperta gli cade lungo i fianchi, pesante di sudore. La sottostante maglietta bianca, ormai trasparente, si è appiccicata al suo petto, infilandosi tra le pieghe della pancia. "Che cazzo vuoi da me, si può sapere?" biascica ansante.
Anatoli solleva lo sguardo dal disgustoso spettacolo e nota alcune gocce di sudore che, dopo aver percorso lentamente il cranio pelato, si staccano dalle sopracciglia e raggiungono il marciapiede, bagnando il selciato e mischiandosi con la polvere. "No! Tu non parla così. Tu dice lei cosa vuole signore" esclama il russo, poi aggiunge: "sennò io spara te e fa saltare tuo ginocchio".
Margarita, fermandosi a pochi metri dal russo, scuote la testa. "Tu ricorda che qui è America. Se tu fa ciò, poi arriva polizia che spara te".
"Insomma, che cazzo vuoi da me?" ripete il ragazzo, alzando gli occhi. Il suo petto continua a reclamare aria, ma l'affanno sembra sparito. Lentamente raddrizza la schiena, appoggiando il suo culo alla fiancata della berlina per mantenere l'equilibrio.
"Tu continua con arroganza e insulti" sospira Anatoli, guardandolo dall'alto in basso. "Questa non è buona educazione".
Sergej, vedendo che il ragazzo si alza e si appoggia alla macchina, ingrana la retro e accelera. La berlina arretra, fermandosi un paio di metri più indietro. Il naziskin, senza più appoggio, perde l'equilibrio e barcolla all'indietro, ma con un inaspettato gioco di gambe rimane in piedi. La testa si volta di scatto verso l'abitacolo, i suoi occhi furenti fissi sul conducente.
Anatoli tossisce per richiamare la sua attenzione. "Palla di lardo, tuoi genitori non ha insegnato te con che tipi di madre tu non deve mai mettere contro?" dice il russo, poi con tono calmo inizia a contare: "Con madre di tua ragazza, madre natura, e madrelingua russi".
Il ragazzo si asciuga le labbra con un avambraccio, poi sibila socchiudendo gli occhi: "Tu sei solo bravo a parlare. E solo i finocchi tirano fuori le pistole".
Anatoli abbassa lo sguardo, mentre un sorriso si delinea sul suo volto. Lentamente mette la mano in tasca e si infila il tirapugni.

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Grande la battuta sulla madre!:)

andrea ha detto...

E' una delle sue battute preferite! =D

Mr. Mist ha detto...

eppoi ricordiamoci che siamo italiani: per noi la mamma è sacra!

Anatoli ha detto...

ora io insegna lui aritmetica con pallottoliere fatto con suoi denti da