martedì 24 maggio 2016

0114 - cardio

Merda pensa Margarita, rendendosi conto di quello che ha appena detto. Dopo aver dato un tiro alla sigaretta, piega la testa senza scomporsi e riprende a sorridere. "Scusa, è che io non parlo bene vostra lingua".
"Pensi che questo basti, puttana?" esclama una voce in mezzo al gruppo.
Anatoli, sentendo lo scambio di battute, scende dalla macchina, si aggiusta il colletto della camicia e si appoggia al cofano, scostando con il braccio la giacca e facendo notare a tutti la pistola nella fondina. "Signorina, vuole che io infila testa di stronzetto dentro suo culo?"
Margarita, senza voltarsi, fa un cenno negativo con la mano. "Niet, io ha solo sbagliato a dire. Loro ha ragione, io deve loro mie scuse".
Nel gruppo inizia a levarsi un leggero mormorio. I ragazzi si scambiano occhiate preoccupate, inframezzate da veloci sguardi nella direzione del corriere. La sicurezza dei giovani naziskin si sgretola velocemente davanti allo sguardo deciso di Anatoli e di fronte all'espressione di Margarita, che continua a sorridere senza battere ciglio, come se le minacce dei ragazzi non valessero nulla. 
"Io me la batto" mormora uno dei tizi, allontanandosi dal gruppo ed iniziando a correre lungo il marciapiede. I compagni non se lo fanno ripetere due volte e si gettano all'inseguimento del loro amico. Sentendo le grida alle sue spalle, anche il ragazzo che fronteggia Margarita si volta di scatto e si dà alla fuga. Dopo poche falcate riesce a superare l'ultimo della fila, un grassone pelato e con la barba che sta già ansimando per la fatica.
La spacciatrice si gira verso Anatoli, ancora appoggiato sul cofano. "Forse tu riesce a fermare palla di lardo".
Il corriere si alza sbuffando, infila un braccio nell'abitacolo e recupera dalla tasca portaoggetti una lattina di soda ancora sigillata. Dopo aver valutato la distanza, Anatoli si allontana di un passo dalla macchina e scaglia la lattina in aria; il piccolo contenitore d'alluminio disegna un arco perfetto e colpisce il ragazzo ad una spalla, esplodendo in un tripudio di acqua e schiuma. Il naziskin precipita faccia a terra, battendo il mento sul selciato.
"Centro perfetto!" esclama Anatoli, mostrando il pollice a Margarita. "Ora basta caricare lui in bagagliaio".
"Tu aspetta a dire ciò" ribatte la donna, indicando il ragazzo che si è faticosamente alzato ed ha ripreso a correre.
"Sacco di merda è più resistente di quanto io pensava" mormora il corriere, scattando in avanti e gettandosi all'inseguimento. L'asfalto corre veloce sotto i suoi piedi, ma il ragazzo, nonostante gli svariati chili di troppo e la botta alla schiena, ha già guadagnato un bel vantaggio. Io odio sudare dentro vestito buono pensa rabbiosamente, allentando il nodo della cravatta e stringendo tra i pugni le maniche per evitare che la giacca si gonfi.

5 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Il gesto balistico è stato perfetto ma ora serve anche il gesto atletico! :D

Anatoli ha detto...

ehhh...io sperava che lui andava giù subito...adesso mi tocca fare sudata e poi sporcare me con sudore di ciccione per mettere lui in bagagliaio...e dopo deve pure lavare bagagliaio...io odia odore di razzista sudato...XD

Alexei Antonovich ha detto...

Tu odia tante cose, Anatoli... ricorda miei ordini, da?

Anatoli ha detto...

da da io ricorda

New Rachmaninov ha detto...

Beh, io rimango qua in macchina. Fischia me se serve qualcosa