venerdì 15 aprile 2016

0103 - i dubbi di Hicks

"Spiacente, la vostra berlina ormai è da rottamare" risponde sospirando il sergente; quando l'uomo si appoggia allo schienale, le gambe della sedia scricchiolano rumorosamente, minacciando di farlo crollare a terra.
"Merda!" esclama Anatoli, stringendo i pugni fino a farsi sbiancare le nocche. "Che cosa diremo a nostro datore di lavoro?"
"Sergente, gli chieda dov'erano questa notte" esclama l'altro poliziotto; il suo sguardo pieno di astio viene colto da tutti. "E gli chieda anche..."
"Tch, tch" lo zittisce Daub. "Questi signori hanno passato una brutta nottata. Comunque facciamo contento l'agente Hicks. Dove eravate ieri notte?"
"Noi non è pratici di zona" risponde Margarita, appoggiando una mano sulla schiena di Anatoli, che finge di essere devastato dalla notizia. "Noi ha cercato bar dopo che noi ha passato giornata in albergo per meeting telefonico con nostro datore di lavoro. Quando noi ha fermato nostra macchina per chiedere informazioni, quattro uomini ha preso Sergej e ha trascinato lui fuori da finestrino. Loro ha minacciato noi con armi, perciò noi ha lasciato macchina".
"Vi ricordate dove è successo?" chiede il sergente, cominciando a redigere il verbale.
"Niet, noi sa solo che ha camminato più di una ora per raggiungere hotel" risponde la spacciatrice. "Noi ha cercato aiuto, ma nessuno ha voluto aprire sua porta per farci fare telefonata".
"Vostri concittadini è parecchio diffidenti" mormora Pavlov, continuando ad osservare il poliziotto appoggiato alla porta. "Quando loro sente nostro accento, loro urla noi di andare via".
"La vostra macchina è registrata presso un'attività di Boston, dico bene?"
"Da" risponde con un sospiro Anatoli. "Noi lavora per Chaika Bar. Noi era qui per cercare cantina con liquore buono a basso prezzo".
Il sergente ridacchia. "Mi dispiace per voi, ma vi hanno fatto fare un giro a vuoto. Le aziende dei dintorni producono solo bottiglie scadenti".
"Quando noi può recuperare nostra macchina?" chiede il corriere.
"Purtroppo il veicolo è sottoposto a sequestro. I nostri uomini lo stanno esaminando per trovare tracce che ci portino ai criminali che vi hanno rubato la macchina ed hanno poi ingaggiato uno scontro a fuoco in mezzo ad una strada di periferia. E' una fortuna che nessuno passasse di lì in quel momento, il conto delle vittime poteva essere più alto".
"Noi può prendere nostri cellulari da cruscotto di macchina?" chiede Sergej, ricordandosi della scusa usata la sera prima.
"Non sono stati trovati cellulari nella macchina" esclama l'agente Hicks, attirando l'attenzione di tutti. Dopo aver sostenuto lo sguardo dei russi, si rivolge direttamente a proprio superiore. "Sergente, questi uomini sono sicuramente coinvolti nella sparatoria. La storia del furto è solo una stronzata".
Il sergente si batte una mano sulla coscia, poi sorride al collega. "Non essere stupido, Hicks. Chi sarebbe così idiota da utilizzare la propria macchina in uno scontro a fuoco? Chiunque ne avrebbe rubata una. Ed è quello che è chiaramente successo a questi ragazzi".
Noi è idioti a sufficienza pensa Pavlov, trattenendo un sorriso. "Forse voi trova nostri telefoni in mano a ricettatori o dentro cestino di rifiuti. Noi ora può firmare denuncia ed avere copia di documento? Serve a nostro capo per assicurazione".
"Certo, certo" esclama il sergente, finendo di redigere il verbale e voltando la cartella verso Anatoli. Il corriere prende una penna e firma con uno svolazzo incomprensibile sulla linea vuota.
"Bene, questa è la copia per voi" aggiunge il poliziotto, strappando il secondo documento ed appoggiandolo sul tavolo. "Hicks, qui abbiamo finito".
L'agente lancia un'occhiata torva ai russi, poi segue il sergente fuori dalla stanza.
"Meglio che noi recupera macchina di Sergej e torna in fretta a Boston" propone Pavlov. "Se agente Hicks indaga su nostri spostamenti, noi finisce dentro".
"Da. Io salda conto, voi prende bagagli" esclama Anatoli, osservando il sergente prendere una ciambella da una scatola che il consierge gli sta porgendo.
"Fortuna che noi ha trovato sergente con cervello piccolo e stomaco grande" mormora Sergej a Margarita, poi prende le chiavi e si dirige in camera per recuperare i bagagli.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Meglio tenere un profilo molto basso!

andrea ha detto...

Diciamo pure terra terra!