lunedì 18 gennaio 2016

0048 - conto estero

"C'è qualche problema?" chiede Pavlov.
"Sì... No. Mi dia un secondo!" esclama Patrick alzandosi di scatto dalla sedia ed uscendo dallo stanzino con il cellulare in mano.
Dopo un paio di minuti torna indietro sorridendo. "Ho parlato con la signora Brown, mi ha detto di darvi il suo biglietto da visita personale".
"Lei accetta nostra donazione?" chiede Pavlov.
"Per la legge non possiamo accettare donazioni così generose, ma questo non sarà un ostacolo alla vostra collaborazione" sussurra Patrick, porgendo un biglietto da visita di Nancy Brown. "Potete constatare voi stessi".
L'atleta prende il biglietto, legge il nome ed il numero, quindi lo gira e accenna un sorriso. Sul retro è segnato a penna il numero di un conto estero.
"Mio capo ha molto interesse che" replica Pavlov ad alta voce, poi si interrompe e platealmente si volta verso uno dei manifesti appesi, "Nancy Brown vince elezioni".
"Ah, capisco" ribatte Patrick, simulando un sorriso di circostanza. I tre russi notano con soddisfazione la paura riflessa negli occhi dell'uomo.
"Noi ora va" esclama Pavlov, voltandosi verso Anatoli e dicendogli qualcosa in russo. Quando il corriere fa cenno di sì con la testa, l'atleta mette mano al portafogli ed appoggia cinque Benjamin Franklin sul tavolo.
Patrick stacca una ricevuta e la consegna al russo, che la infila nella tasca posteriore dei pantaloni, facendo vedere la pistola infilata nella fondina ascellare.
"Ottimo... ottimo!" balbetta Patrick alzandosi e porgendo la mano. "Se non c'è altro, io tornerei a gestire la campagna elettorale. Siamo pieni di lavoro".
"Niet problema" risponde l'atleta stringendogli la mano, poi si dirige all'uscita. Quando è davanti al bancone, estrae un pacchetto di sigarette e se ne accende una sotto gli occhi esterrefatti delle segretarie.
Anche Anatoli e Sergej stringono la mano al colletto bianco e raggiungono Pavlov, quindi si dirigono fuori e montano in macchina.
"Tu è stato avventato" mormora il pianista, avviando il motore. "Ora loro sa che tu gira armato".
"Loro ora sa che noi fa sul serio" risponde Pavlov sogghignando. "Ora tu porta Anatoli a Chaika Bar e me in mia palestra, io deve conoscere nuovo pugile. Tu poi torna questa sera, così noi parla finalmente con Nathan Peck".

4 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ciao Andrea,
oggi visualizzo solo il post di ieri, siccome stoavendo un po' di problemi colcomputer ultimamente volevosapere se hai postato oggi oppure se devo inziare a preoccuparmi sul serio! Grazie!

andrea ha detto...

Errore mio, avevo pubblicato per oggi ma non ha preso l'orario corretto.

Ora dovrebbe vedersi anche il post 49.

Nicholas ha detto...

Ma la palestra è una sottotrama reale o è solo colore?

andrea ha detto...

E l'attività di "copertura" di Pavlov, una parte del suo background. Ho iniziato ad usarla come trama collaterale per giustificare le assenze del PG in alcune occasioni.