martedì 19 gennaio 2016

0049 - incontro preliminare

I tre russi arrivano al bar consigliato da Sergej con una decina di minuti di anticipo sull'orario dell'incontro. Alcune palme e degli ombrelloni colorati occupano il plateatico, sotto i quali sono disposti una decina di tavolini di paglia intrecciata con sedie in coordinato dall'aria scomoda. Il locale ha un piccolo parcheggio di fronte all'entrata, dove sono posteggiate una mezza dozzina di macchine.
"Che locale di merda" mormora Anatoli, osservando il posto attraverso il finestrino. "Questo posto è peggio di bettole malfamate di Cecenia".
"Noi non è qui per panorama" ribatte Pavlov, aprendo la portiera. "C'è poca gente e molte vie di fuga. Non male per nostro colloquio".
I tre russi smontano dall'auto e si avvicinano ai tavoli. "Noi prende tre tavoli diversi, io parla con Peck e voi copre mie spalle. Io non fida di uomo ricattato" mormora l'atleta.
"Sta bene" risponde a bassa voce il corriere, che si allontana e si accomoda ad un tavolino. Sergej lo imita sedendosi poco distante.
Pavlov si guarda attorno, quindi sceglie un tavolino vicino alla porta e si siede. Dopo un'occhiata alle varie macchine parcheggiate, estrae il cellulare e lo appoggia al tavolino.
Una cameriera con un vestito dai colori sgargianti si avvicina. "Buonasera! Cosa posso portarle?"
"Piña Colada. Liscia".
"Gliela porto subito, signore" sorride la ragazza, prendendo le ordinazioni degli altri due tavoli e rientrando nel locale.

Dopo una decina di minuti una BMW grigia entra nel parcheggio e posteggia di fianco ad un'utilitaria. Un uomo sui cinquant'anni, brizzolato e leggermente stempiato scende, recupera una valigetta dal bagagliaio e si avvia verso l'entrata guardandosi un po' attorno. Dopo una rapida occhiata all'interno del locale, recupera lo smartphone dalla tasca interna della giacca e compone un numero. Il cellulare di Pavlov inizia a suonare.
L'uomo osserva per un paio di secondi il volto dell'atleta, quindi blocca la chiamata e si accomoda al tavolo, appoggiando la valigetta accanto alla sedia.
"Buonasera" esclama Pavlov facendo schioccare i muscoli del corpo.
Nathan Peck saluta con un lieve cenno della testa, poi intreccia le dita sul tavolo. "Da chi ha avuto quelle foto?" mormora, lanciando occhiate al piazzale ed al plateatico, per poi tornare a fissare gli occhi dell'atleta.
"Da amico. Poverino, lui ha avuto brutto incidente".
"E posso sapere che cosa vuole per quelle foto?"
"Vuole bere qualcosa?" esclama Pavlov sorridendo. "Piña Colada è molto buona".
L'uomo fa un cenno ad una cameriera, che si ferma al tavolo. "Mi porti uno scotch liscio".
I due rimangono in silenzio a fissarsi finché la ragazza non deposita un bicchiere con due dita di un liquido ambrato.
"Noi sa che voi lavora molto bene" dice Pavlov, "voi offre ottimo servizio per grosse aziende, come ReCoTech. Lei può perdere chiave di accesso per sistemi ReCoTech, da?"
L'uomo afferra il bicchiere e fa lentamente vorticare il contenuto con un movimento circolare della mano, mentre con gli occhi scruta gli altri tavoli. "Lei non sta parlando di soldi".
"Soldi?" ridacchia l'atleta. "Chi ha parlato di soldi? No, io non è venale".
L'uomo socchiude gli occhi e studia il suo interlocutore in silenzio.
"Se lei per caso perde tablet con codici di accesso per ReCoTech, niet problema. Noi brucia foto. Incidenti capita".
"E' una richiesta molto pesante".
"Noi è disposti a dare premio, se tu vuole" sussurra Pavlov sorridendo.
"Voglio..." inizia a dire Peck, poi si blocca. Le dita si stringono tanto da far sbiancare le nocche. "Voglio stare tranquillo. La mia famiglia non va messa in mezzo".
"Tua moglie Nancy Brown non interessare me" ridacchia l'atleta, appoggiandosi allo schienale. "Io ha già mia famiglia che dà molti problemi".
L'uomo stringe le labbra e fissa Pavlov con occhi gelidi, poi d'un tratto abbassa lo sguardo. "Va bene. Dove e quando facciamo lo scambio?"

4 commenti:

andrea ha detto...

Purtroppo questo post è stato pubblicato in ritardo, in quanto non ha salvato l'orario corretto.

Mi scuso e mi trasferisco in un gulag in Siberia per espiare le mie colpe. =P

Mr. Mist ha detto...

No dai per favore, mi hai salvato, ero preoccupato sul serio!

Nicholas ha detto...

Il post è molto bello il politburo approva :D

andrea ha detto...

Qui si sono ripresi dopo la brutta figura davanti alla sede della NP Security. =P