lunedì 11 gennaio 2016

0043 - idee per parlare con Peck

"Quindi ora noi cosa fa?" domanda Sergej, dirigendosi verso il centro di Boston.
"Noi ora dorme" risponde Anatoli. "Domani notte noi presenta in motel per discussione informale".
"Inoltre noi prende appuntamento presso ditta di Peck" aggiunge Pavlov.
"Giusto. Noi domani va in ufficio, così noi vede quale opportunità si presenta prima" conviene Anatoli. "Io comunque pensa che se lui è impegnato come tutti amministratori delegati, primo momento libero sia mercoledì di anno duemilaventi".
"Noi fa tentativo" conclude l'ex atleta appoggiandosi allo schienale. "Altra idea è trovare sua casa, voi che dite?"
"E come?" ribatte il corriere. "Tu pensa che se noi trova foto di sua abitazione noi poi riesce a individuare casa su Google Earth?"
Pavlov estrae il cellulare e comincia a cercare in internet. "Niet, io non riesce a trovare nulla".
"Tu non riesce a trovare neanche tuo uccello in tue mutande" esclama Anatoli, strappando il cellulare di mano all'atleta ed effettuando un'altra ricerca. Dopo una decina di minuti gli restituisce il telefono, che ora mostra una foto di Peck davanti ad una villetta in centro. "Visto? Tu lascia fare a professionista".
Sergej butta un occhio alla foto. "Io conosce quartiere con villette così. Voi vuole che noi va lì?"
"Da" esclama Pavlov rimettendo via il cellulare, poi incrocia le braccia ed osserva le case sfilare mentre la macchina sfila nel traffico.

Dopo una mezz'oretta, la berlina si immette in una lunga strada su cui si affacciano parecchie villette a schiera in muratura, tutte uguali fra loro. Sergej accosta tra due macchine e si volta verso Pavlov. "Qualche idea su come capire quale è casa di Peck?"
"Io non sa quanto vecchia è questa foto. Se ha ancora queste tende e questi fiori, noi può individuare".
Dopo aver osservato con attenzione l'immagine, i tre russi scendono e si dividono, iniziando a perlustrare la via.
Dopo aver percorso la via e le strade parallele per quasi un'ora, Anatoli richiama l'attenzione dei compagni. "Io ha trovato casa".
Tutti osservano il nome sul campanello, Nathan Peck, sotto al quale c'è anche il nome della moglie, Nancy Brown.
"Ora noi sa dove abita" commenta Sergej, segnandosi l'indirizzo esatto su un taccuino. "Noi che fa, suona?"
"Niet" ribatte Pavlov, facendo cenno agli altri di avanzare lungo la via ed indicando con la testa una macchina della polizia in fondo alla strada. "Tu vuole svegliare tutto vicinato? Qui è pieno di pattuglie a tarda notte".
"Se noi non riesce a parlare con Peck in ufficio, noi aspetta lui sotto casa" commenta Anatoli.
L'ex atleta annuisce. "Noi ora ha abbastanza modi per riuscire a parlare con lui".

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