giovedì 21 gennaio 2016

0051 - problemi collaterali

La macchina rallenta e svolta nel vicolo dietro al Chaika Bar.
"Tu ha notato Crown Vic parcheggiata più avanti?" esclama Anatoli, indicando il lunotto posteriore con il pollice.
"Nel sacchetto io ha ancora due banane" ribatte Pavlov sottolineando le sue intenzioni con un largo sorriso.
"Quale è vostra intenzione, ora?" domanda Sergej, fermando la macchina accanto alla porta sul retro.
"Noi ora parla con Alexei" risponde l'atleta scendendo dalla macchina ed infilandosi nel locale.
Il figlio del boss è nel suo ufficio, intento a scrivere qualcosa al computer. Quando i tre russi entrano nella stanza, chiude il monitor ed allontana il portatile. "Prego, prego, entrate".
"Buonasera" esclama Pavlov, prendendo una sedia e sedendosi con le gambe incrociate. Anatoli si accomoda sull'altra sedia e Sergej prende posto sul divano.
"Voi ha novità?"
"Da" risponde l'atleta, "noi ha incontro domani sera per prendere codici".
"Ottimo".
"In teoria tutto liscio. Forse lui domani fa scherzo, ma io non crede" borbotta Pavlov, poi alza lo sguardo e guarda Alexei dritto negli occhi. "C'è polizia qua fuori".
"Da" risponde il capo. "Mio padre ha già visto. Noi ha fatto sparire parte di prove che collega noi a nave, ma ora noi ha problema di detective Gunn".
"Tu vuole che noi occupa di lui?" chiede Anatoli.
"Voi finisce lavoro, noi pensare a detective. Eventualmente quando acque tranquille noi risolve definitivamente problema".
"Quando tu vuole, detective Gunn sparisce in colata di cemento".
Alexei sorride e si appoggia allo schienale della sedia. "Voi va di sopra e dice a Vlad che offra giro di vodka".

I tre si accomodano al bancone e afferrano la bottiglia di vodka che il barista porge loro.
"Allora, come va vostra vita?" chiede Vladimir.
"Giornata densa. Tanta merda" risponde Pavlov, scolandosi il primo bicchiere tutto d'un fiato.
"Più merda di pulire disastro che voi ha lasciato dopo cena di ieri sera? Voi ha spaccato bicchiere su pavimento dopo brindisi".
Anatoli sorride e alza il bicchierino. "Noi è veri russi. Noi brinda come russi! E poi tu vede lato positivo. Poteva essere pavimento pieno di cocci di vetro e cervello!"
Il barista pulisce un bicchiere e lo appoggia sul ripiano dietro al bancone. "Voi può uscire. Voi fa vita più meglio. Alexei detto che voi finiti su telegiornale. Io sentito di esplosioni e molte sparatorie. Roba bella, da?"
Pavlov storce la bocca in un ghigno ed osserva il fondo del bicchiere. "Noi abbiamo fatto divertire città".
"Ora su cosa voi sta lavorando?"
"Cose" risponde laconico l'atleta, alzando gli occhi ed incrociando lo sguardo di Vlad.
"Solite cose, da? Io unico barista che non ha clienti chiacchieroni" esclama versando l'ennesimo giro e versandosene uno per sé.
"Tu qui per sogno americano" commenta Anatoli, alzando il bicchiere e scolandolo tutto d'un fiato.
"Da. Io pulisce cessi per correre dietro a sogno americano".

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