giovedì 28 gennaio 2016

0056 - attività di facciata

"Tu sa che tu ha rischiato tue palle, da?" borbotta Anatoli, squadrando Pavlov mentre lo segue fuori dal locale.
"Mai collaborazione!" ribatte l'atleta, voltandosi a guardarlo in cagnesco mentre si accende una sigaretta. "Se lui dà ordine, io fa quello! Se lui voleva che noi prende iniziative, lui doveva specificare!"
Margarita ridacchia, poi appoggia una mano sulla spalla di Pavlov. "Tu è troppo abituato a lavoro di interrogatori, Tovarish".
"Qualcuno sa dove noi trova questo Jack?" chiede Anatoli, osservando il fumo della sigaretta dell'atleta svanire sopra le loro teste.
"Io ha già sentito suo nome" mormora Pavlov agitando la mano e facendo così cadere la cenere sul marciapiede. "Ma come io ha già detto ad Alexei, io non sa dove abita".
"Io ha già lavorato con Jack" si intromette Margarita, prendendo il mozzicone dalla mano del russo ed usandolo per accendersi la sua sigaretta. "Suo lavoro di copertura è ditta che crea siti internet e ripara computer. Noi trova lui a West Newton, in seminterrato sotto suo negozio finto".
"Bene, noi va trovare lui" dice Anatoli, dirigendosi verso la propria macchina.
"Io guida" esclama la spacciatrice sorridendo, dopo aver spento la sigaretta sotto un tacco.
"Se lei guida, io prende taxi" ribatte strafottente Pavlov, guardando con la coda dell'occhio la donna.
"Io può sempre andare sola" mormora Margarita, incrociando le braccia con uno sguardo di sfida negli occhi.
Il corriere scambia un'occhiata con l'atleta, poi le allunga le chiavi della macchina. "Se tu riga mia macchina, io poi riga te".
"Tu vuole rigare mio culetto con cintura?" domanda la spacciatrice rivolgendogli un'occhiata carica di sottintesi, tradita solamente dal sorriso di scherno sulle sue labbra.
"Io pensava a cacciavite" conclude Anatoli, salendo al posto del passeggero ed ignorando volutamente il gestaccio con cui la donna gli risponde.

Margarita ferma la macchina davanti al negozio del genio dell'informatica che dovrà controllare ed attivare i codici forniti da Nathan. Le grate arrugginite sono abbassate ed una pletora di antiquati pezzi di elettronica riempiono ogni punto della piccola vetrina.
"Sembra banco di pegni" commenta Anatoli, osservando alcune schede madri coperte di polvere. "Io vede computer di ambasciata. Io ha già ammirato in museo di KGB in Russia".
"Ingresso è sotto" ribatte la spacciatrice, indicando una scalinata che scende verso il seminterrato, parzialmente coperta da una piccola siepe incolta che impedisce di vedere l'ingresso del rifugio sotto al palazzo. "Jack è hacker prudente, in sua tana può entrare solo gente conosciuta. Prima regola, vietato entrare con armi".
"Stronzo sembra simpatico" commenta Pavlov. "Noi può fare scherzo. Io bussa e urla 'qui è polizia, tu aprire!', poi  noi vede come lui reagisce".
"Io pensa che lui spara te prima che tu finisce frase" commenta Anatoli.
Margarita sorride, poi scende dalla macchina ed attraversa la strada.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Dopo aver letto la frase allusoria di Margarita mi sono immaginato come sarebbe stata la scena seguente se si fosse rivolta così al caro buon vecchio Hearst Helmsley! ;)

Nicholas ha detto...

@Mist XD sarebbe stata una scena VM 14 ma anche 18.

Ma MArgarita conosceva questo tizio da bkg o è un'aggiunta fatta per l'avventura?

andrea ha detto...

Ha tirato bassifondi. Abilità a d6.

Ha fatto 14 o 15, non ricordo esattamente. Due incrementi sicuri, comunque.

Ergo, non poteva non conoscerlo! XD