martedì 22 dicembre 2015

0040 - proiezione in Famiglia

Finita la cena Dimitri si alza, saluta Boris e poi esce dal locale. Dopo un abbondante giro di vodka, il gruppo segue il boss nel suo ufficio e si accomoda.
"Ora che noi ha festeggiato, io dovere dire voi qualcosina".
Boris si avvicina ad un mobiletto, apre le antine ed accende la televisione al suo interno, quindi avvia una registrazione. Sullo schermo cominciano a susseguirsi spezzoni di telegiornali e video amatoriali, tutti relativi al loro operato giù al porto. In più di una scena si intravede il profilo della Polikarpov Mect.
"Opera vostra?" chiede Sergej, voltandosi verso Anatoli.
"Da, quelli essere opera sua" ribatte il corriere, indicando Viktor.
Il filmato viene mandato un po' avanti finché non appaiono delle immagini relative alla carneficina sulla highway, poi appare un video che riprende un edificio mezzo crollato ed il fumo nero che si riempie il cielo.
"Quello è stato mio piccolo contributo" mormora Anatoli, sorridendo.
"Ora io mi preoccupa" borbotta Sergej, incrociando le braccia.
"Perché? Noi vivi, loro morti" ribatte il corriere dando una manata sulla schiena di Pavlov.
"Perché io non è abituato a stare seduto accanto a professionisti di morte. Io è abituato a guidare, io non spara".
Boris ferma il video sull'immagine di un messicano seduto sul retro di un'ambulanza, Sullo sfondo si intravede il magazzino teatro dello scontro con il cecchino, circondato da volanti della polizia. Dopo un'occhiata al proprio pubblico, il boss spegne il videoregistratore e si siede alla scrivania.
"Io apprezza vostro modo di vedere cose. Purtroppo qui in America non è come in Russia. Io spera che voi d'ora in poi usa più testa che armi".
Alexei squadra i quattro russi seduti, poi si volta di nuovo verso il padre. "Loro ha capito".
"Voi ha conosciuto detective Gunn" continua Boris. "Io ha già mandato mia squadra a mettere prove in casa di Zykov e distrutto macchina usata in recupero di mio figlio. Io ora io deve pianificare mosse per pulire mie mani".
"Serve mano per sistemare problemi?" chiede Anatoli.
"Niet, non ancora" risponde il boss. "Voi ora parla con mio figlio e discute di prossima operazione".

Alexei aggira la scrivania e si accomoda, poi osserva il volto serio dei russi. "Voi ha sentito discorso di mio padre, da? Voi fa più attenzione o noi finisce in galera".
"Noi deve bruciare più auto" mormora Anatoli.
"Da" conviene il capo, aprendo un cassetto e tirando fuori uno dei dossier recuperati la sera prima. "Ora io spiega voi prossimo compito. Voi ha preso da mani di Donovan foto compromettenti di Nathan Peck. Lui è capo di agenzia di sicurezza, NP Security".
"Ok" mormora Anatoli.
"Azienda è specializzata in sicurezza informatica" dice Alexei leggendo un documento. "Loro offre protocolli di crittoqualcosa per trasmissione dati e gestione remota di server".
"NP Security è nostro prossimo obiettivo?" chiede Viktor.
Il capo sbuffa, quindi fissa l'ex atleta. "Io prima spiega situazione, poi io illustra voi compito. Noi ha partecipato a asta online per acquisto di chip per controllo di missili terra-aria".
"Cosa?" esclama il corriere strabuzzando gli occhi.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

che bello leggere della parte che non ho giocato!
margarita

Nicholas ha detto...

O_o
Missili terra aria?

andrea ha detto...

A volte si fanno le rapine ai minimarket, a volte si lavora per la roba grossa =D