martedì 8 marzo 2016

0084 - cambio in panchina

Zoya si appoggia al cofano della macchina e si fuma una sigaretta, quindi batte sul finestrino. Anatoli gira la chiave e lo abbassa. "Perché tu non sali in macchina?"
"Io è fuori da stamattina!" esclama la maîtresse. "Io deve gestire miei affari".
"Tu può prendere mia macchina" ribatte Anatoli, saggiando la comodità del sedile della BMW. "Io però prima vede se trova rimpiazzo".
Dopo aver digitato il numero di Pavlov, si appoggia il cellulare all'orecchio. Al terzo squillo il russo risponde. Dall'altoparlante inizia ad uscire una cacofonia di voci che urlano in varie lingue, oltre ad esclamazioni esaltate e fischi. "Pavlov?"
"Da?"
"Dove cazzo è tu?"
"Io..." balbetta il russo, "sto guardando partita calcio!"
"Violenta, come partita" esclama Anatoli, lanciando un'occhiata interdetta a Zoya, che risponde alzando le spalle. "Io sente parecchio casino!"
"Da, da. Dinamo Kiev!" ridacchia Pavlov. "Arbitro ha fischiato ammonizione ingiusta!"
Dall'altoparlante si sente un suono metallico, quindi le urla si affievoliscono. "Cosa tu vuole?"
"Io dà te indirizzo e tu viene. A noi serve tuo aiuto".
"Adesso?!?" esclama l'atleta.
"Niet, domani!" sbotta Anatoli. "Adesso, idiota!"
"Ma arbitro ha appena fischiato rigore!"
"Tu ricorda Bennet? Tu ricorda chip per guida missili che vuole capo?"
"Da, io ha capito" sospira Pavlov. "Io sistema mie cose, poi io monta in macchina e arriva. Tu dare me indirizzo".
Anatoli gli detta il nome della via, quindi fa cenno a Zoya che può andare. La maîtresse afferra le chiavi e si allontana. Dopo un po' il corriere osserva i fari della sua macchina allontanarsi lungo la strada e sparire dietro ad un palazzo. "Io ora chiama Sergej, poi tu passa a prendere lui e raggiunge noi".
"Da" risponde Pavlov prima di chiudere la telefonata.
Il corriere sospira, quindi digita il numero e si mette in attesa.
"Pronto?" mormora la voce assonnata di Sergej. "Chi cazzo chiama a quest'ora?"
"Sono Anatoli. Dove sei, brutto cagasotto?"
"Io è a casa" ribatte il pianista.
"Tu muove tuo culo e viene qui!"
"Adesso?" esclama Sergej. "Sono tre di mattina!"
"Muovi tuo culo! O tu preferisce spiegare a Alexei perché noi ha finito lavoro da soli? Tu pensa tu essere qui in vacanza?"
"Beh... da" ribatte il pianista. "Io è arrivato qui per studiare, non per attività di Famiglia".
"Tu ora telefona Pavlov, poi tu aspetta lui sotto casa. Chiaro?"
"Da, da" sbuffa Sergej prima di riattaccare.
Anatoli si volta verso Margarita, seduta sul sedile posteriore, poi scuote la testa. "Noi è circondati da incompetenti".
La spacciatrice ridacchia, quindi si infila una sigaretta in bocca ed esce dalla macchina.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Un bel modo di gestire il cambio di giocatori! :)

andrea ha detto...

Mi è sembrato il miglior sistema per gestire le assenze =D

Il fatto che ogni PG abbia i suoi intrallazzi al di fuori della Famiglia mi ha salvato parecchie volte.