lunedì 8 febbraio 2016

0063 - bagno femminile

"Io dico di spegnere telecamera e muovere nostro culo" mormora Margarita.
Anatoli alza una mano per fermare la spacciatrice ed indica uno dei riquadri sul tablet. Tutti osservano la guardia aprire una porta e infilarsi in quello che, sulla mappa dell'edificio, è indicato come bagno.
"Guardia deve pisciare" dice a bassa voce la donna. "Quindi?"
"Io pensa che quello non è bagno maschile" ribatte Anatoli. "Io pensa che quello è ufficio di sicurezza".
Pavlov osserva la telecamera che inquadra il pc che poco prima stava usando la guardia. "Sopra monitor c'è pupazzetto. Quello è senza dubbio computer di donna. Io penso che tu ha ragione".
Margarita osserva le immagini ed annuisce. "Qualche idea su come noi entra senza far vedere nostra faccia?"
"Noi spegne telecamere, poi Anatoli striscia badge e noi entra. Io pensa che noi ora ha uno minuto di tempo. Probabilmente guardia è più attenta, ora".
Il corriere apre la pianta dell'edificio e comincia a controllare le zone cieche marcate da Jack. "Dove cazzo è accesso a piano superiore?"
"Io non vede angoli ciechi" sussurra Pavlov, esaminando anche lui l'immagine sul tablet.
"Bagno femminile è unico altro posto senza sorveglianza. Probabilmente nasconde accesso a piano superiore" pensa a voce alta Anatoli, poi alza gli occhi sui compagni. "Noi spegne telecamera di ingresso, arriva davanti a porta e striscia badge. Poi noi attende che guardia esce da sua stanza, quindi noi spegne telecamere di tutto piano così noi può raggiungere bagno maschile. Se quello è solo bagno, almeno guardia non trova noi quando io poi riaccende telecamere".
"E se noi trova guardia in corridoio?" chiede Margarita.
"Noi elimina lui" rispondono in coro Anatoli e Pavlov.

Quando il riquadro della telecamera di ingresso si spegne, Pavlov apre la porta e fa passare i due compagni. Anatoli avvicina il badge al lettore. La luce passa da rossa a verde e la porta si apre. Il gruppo percorre il corridoio, passando accanto alle porte degli uffici ed a scrivanie ingombre di raccoglitori e agende, quindi si infila nella porta su cui è appesa una targhetta con un omino stilizzato con la gonna.
"Io pensa che tu ha sbagliato" mormora Pavlov, osservando i due lavandini appesi al muro.
Anatoli spinge leggermente le porte dei due bagni, poi si dirige alla porta con una targhetta con scritto service. Quando la apre sul suo volto compare un sorriso soddisfatto.
"Di qua" sussurra il corriere indicando una rampa di scale che salgono. Dopo un'occhiata agli angoli della stanza per assicurarsi che non ci siano altre telecamere, Anatoli tocca il pulsante per far ripartire la sorveglianza. Una delle telecamere inquadra la guardia nell'atrio, che sta controllando uno dei cavi. Quando l'uomo si accorge che la lucetta rossa si riaccende, torna dietro al banco della reception e controlla qualcosa al computer. Poi con un'alzata di spalle si dirige verso il corridoio imboccato dai russi.
"Noi muove nostri culi, guardia sta venendo qui" sibila il corriere, iniziando a salire le scale. Pavlov lancia un'occhiata alla porta alle sue spalle, quindi si accoda a Margarita.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi tornano in mente almeno un paio di videogames dove dovevi stare attento alle telecamere, in uno: splinter cell le potevi mettere fuori uso, nell'altro che era bloodlines se non sbaglio dovevi evitarle spostandoti nei punti ciechi stando attento al loro movimento. In entrambi i casi era abbastanza snervante!

andrea ha detto...

Per me è stato uno dei momenti più belli di questa campagna... i giocatori erano sul chi vive, concentrati e tesi.

Fantastico.