lunedì 22 febbraio 2016

0073 - dubbi all'ingresso

Anatoli procede con calma lungo la via malamente illuminata di Brook Farm. La maggior parte delle case è avvolta nel buio, a parte un paio di villette da cui si sente provenire la telecronaca di una partita di football. La presenza di veicoli parcheggiati nei vialetti o lungo il marciapiede e l'assenza dei patiti dello jogging sono le uniche differenze che i russi riescono a notare.
Il posto sotto gli alberi che aveva scelto Margarita qualche ora prima si rivela la zona più buia del quartiere, quindi Anatoli lo raggiunge e parcheggia la macchina tra un pickup scuro ed un vecchio bedford dal paraurti arrugginito. Dopo aver avvitato il silenziatore sulla pistola, il corriere scende ed accosta la portiera per non far rumore. Le due donne lo raggiungono pochi passi più avanti.
"Nessuna macchina davanti casa di Bennet" sussurra Anatoli. "Io penso che noi entra da retro e aspetta lui in casa".
"Meglio se piccola tossica rimane fuori" propone Zoya.
"Va bene" risponde Margarita, guardando storto la maîtresse. "Io avverte voi quando lui arriva".
Quando il gruppo raggiunge la villetta di Bennet, la spacciatrice attraversa la strada e tirandosi su il cappuccio si acquatta dietro l'alta siepe. L'ombra proiettata da un lampione ed i vestiti neri la rendono tutt'uno con l'oscurità.
Dopo un'ultima occhiata alla strada, Anatoli e Zoya raggiungono il cancelletto della villetta, alto il doppio rispetto a quello dell'abitazione in vendita. 
"Non c'è chiavistello, c'è serratura nuova" sussurra la maîtresse, dopo aver osservato il blocco di metallo piantato nel legno.
Anatoli alza gli occhi ed osserva il bordo superiore delle assi, abbastanza appuntite da essere pericolose. "Tu prova con tuoi attrezzi".
Zoya infila il grimaldello nella toppa ed inizia a trafficare con la serratura. Dopo un minuto il cancello si apre.
"Prego" sussurra la donna.
"Signore prima" ribatte Anatoli, facendo cenno di proseguire.
Quando il corriere si gira per chiudere il cancello, nota qualcosa impigliato in un punto scheggiato di una delle assi. Anatoli allunga la mano e recupera un piccolo pezzo di stoffa nera strappata.
"Tu ha vestiti neri?"
"Mia gonna è nera" risponde Zoya.
"Tuo culo non ha scavalcato cancello, da?" mormora il corriere. "Noi ora fa molta attenzione".
I due russi scivolano lungo il muro e raggiungono il giardino posteriore. Qualcosa ha appiattito l'erba, lasciando delle impronte che si dirigono verso la porta sul retro.
Anatoli sbircia oltre l'angolo e nota che la porta scorrevole è aperta per metà ed il vetro è rotto all'altezza della maniglia. "Ho paura che noi non è soli in questa casa" sussurra il russo, alzando la pistola ed avanzando lentamente.
Zoya digita un messaggio per avvertire Margarita, poi recupera la pistola dalla tasca e segue il compagno.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Cavolo post finito sul più bello! :P

Nicholas ha detto...

Nella sfortuna mi è andata bene ad accumularne un po' :D