lunedì 1 febbraio 2016

0058 - spese di consulenza

La grande sala malamente illuminata dalla luce di alcuni monitor è piena di armadi in cui stanno ronzando vari server. Parecchi cavi attraversano il pavimento, corrono sulle pareti o sono appesi con dei ganci al soffitto. In un angolo sono ammassati alcuni scatoloni pieni di buste vuote di snack al formaggio. L'aria puzza di polvere e stantio.
Sull'unica sedia da ufficio presente siede un uomo magro sui quarant'anni, dai capelli neri brizzolati e dalla carnagione grigiastra. Nonostante la bassa temperatura, l'hacker indossa solo un paio di jeans consunti ed una camicia hawaiana aperta sul davanti, sotto alla quale si vede una maglietta nera su cui campeggia una scritta che nessuno dei russi riesce a decifrare. Lo sguardo di tutti si posa sul grosso revolver che Jack punta loro addosso.
"Mi piace arredamento post minimalista" commenta Anatoli, distogliendo lo sguardo dall'arma e guardandosi un po' attorno.
"Noi ha codici per te" dice Margarita, facendo un cenno a Pavlov.
L'atleta si infila una mano in tasca ed estrae la chiavetta USB. Jack fissa per un momento il dispositivo, quindi posa la grossa pistola sul tavolo, afferra la chiavetta e la infila in una delle tante porte libere davanti a sé.
Uno dei monitor si accende. L'hacker comincia a digitare sui tasti e parecchie scritte cominciano a scorrere.
Pavlov si appoggia ad uno dei rack, estrae una sigaretta dal pacchetto e la accende.
"Tu non può fumare qui dentro" mormora Jack, senza distogliere lo sguardo dal monitor.
"Non c'è cartello" ribatte l'atleta, tirando una boccata e soffiando il fumo sui server.
La mano dell'hacker raggiunge il revolver e si sposta in direzione di Pavlov. Il russo sorride, poi getta a terra la sigaretta e la spegne con la punta della scarpa.
Anatoli nota lo sguardo contrito di Jack. "Pavlov, tu sa che fumo fa male. Fumo prima o poi uccide te".
"In suo caso, più prima che poi" mormora l'hacker, tornando a concentrarsi sulle scritte.
Dopo qualche minuto, un altro monitor si accende, riempiendosi di finestre che elencano molti file.
"Chiavetta è pulita" esclama Jack, incrociando le braccia e girandosi verso i tre russi. "Io cosa deve fare con questo?"
Lo sguardo interrogativo del gruppo fa sbuffare l'hacker. "Io deve alterare, craccare, eliminare, inviare..."
"Quelli è codici per accedere a sistema ReCoTech" risponde Pavlov.
"Ah, io ha capito" esclama Jack, poi sposta lo sguardo su Anatoli. "Tu prende tablet da armadio laggiù".
Il corriere si volta, apre lo sportello di un grosso armadio incastrato tra i rack e nota una ventina di dispositivi. Prende il primo della pila e lo porge all'hacker, che lo attacca ad un cavo. "Voi ha soldi per pagare? Contanti? Conto?"
"Tu quanto vuole?" chiede Margarita.
"Preparazione di tablet e controllo affidabilità di dati. Duemila".
"Dolari?!?" esclama Pavlov, spalancando gli occhi. "Per duecento dolari io compra su Amazon e ha anche spedizione in giornata!"
"Tu allora prende tua chiavetta e va a rompere coglioni a qualcun altro" ribatte serafico Jack.

7 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ecco adesso Margarita potrebbe riproporre la modalità di pagamento in natura...

andrea ha detto...

Eheheh... non penso riesca a procurarsi così tanti cornetti al formaggio! =P

rocco ha detto...

io ho un po' perso di vista l'obiettivo finale dei codici...erano per controllare dei missili? ma che se ne fa la mafia russa di missili? vogliono scatenare la 3 guerra mondiale? o ricattare altre nazioni?

Mr. Mist ha detto...

Ciao Rocco io penso che vogliano venderli al migliore offerente in molte serie tv e film si vede che la mafia russa commercia praticamente con tutto quello che può essere distruttivo e pericoloso, vuoi uranio per una bomba sporca paga e te lo procurano, aggressivi chimici o batteriologici? Stessa cosa, codici per lancio di missili? Idem!

andrea ha detto...

Mr. Mist c'ha preso, anche se questi russi non si sporcano le mani proprio con tutto... =)

Nicholas ha detto...

Ma anche Jack è russo?
Non so perchè mi ero convinto fosse americano.

andrea ha detto...

Quando ho ideato il personaggio, ho pensato di che nazionalità farlo. Poi ho pensato che i russi si fidano TANTO solo di altri russi. Per cui... Jack è russo.

E so che il nome trae in inganno, ma nessun hacker che si rispetti usa il suo vero nome... e lui voleva confondere le acque (è paranoico, se non si è capito =), per cui ha scelto un "anonimo" nome americano =)