martedì 16 febbraio 2016

0069 - a rapporto da Alexei

La macchina di Anatoli rallenta di fronte al Chaika Bar, quindi si infila nel vicolo che porta sul retro. I fari illuminano due uomini in piedi accanto all'ingresso posteriore, che istintivamente si girano abbassando la sigaretta ed infilano una mano sotto il giubbotto. Quando il corriere spegne il motore, solo la lampada che sfarfalla sopra la porta permette di vedere il volto segnato dei due ed il loro sguardo che scruta le ombre all'interno del veicolo. Quando i russi aprono le portiere e scendono, le espressioni dei due si rilassano e le mani si allontanano dal calcio delle pistole.
"Buonasera" esclama l'uomo più basso. "Come mai voi è qui a quest'ora? Noi non aspettava vostro arrivo".
"Alexei è ancora in suo ufficio o è già andato via?" chiede Anatoli.
"Capo è andato a dormire".
Margarita osserva l'orologio, poi lancia un'occhiata eloquente ai compagni. "Noi torna domani" esclama la donna, poi si volta verso il corriere. "Tu deve me bottiglia. Tu ricorda, da?"
"Tu avrai tua bottiglia quando noi finisce lavoro" sbuffa Anatoli, quindi rimonta in macchina e riaccompagna a casa i due compagni.

Anatoli lascia entrare Margarita nell'ufficio del capo, poi si chiude la porta alle spalle. La spacciatrice finisce di bere il caffè ed appoggia il bicchiere di carta vuoto sulla scrivania. Quando Alexei alza gli occhi dalle foto che sta esaminando e le scocca un'occhiata infastidita, Margarita lo recupera e lo getta nel cestino sotto la scrivania. "Scusa, capo".
Il russo scrolla le spalle, poi chiude la cartellina e rivolge la sua attenzione ai tre russi. "Dove cazzo è Pavlov?"
"Pavlov ha mandato messaggio, sua gamba fa molto male. Dato che lui non riesce a camminare, noi ha deciso di lasciare lui casa".
"Anche altra volta lui ha usato stessa scusa" commenta a bassa voce Alexei, segnandosi un appunto su un'agendina. "Non importa. Allora, voi ha novità?"
Anatoli osserva per un attimo la spacciatrice, poi prende la parola. "Noi è entrati in sede di ReCoTech, ieri notte. Noi ha trovato missile collegato a macchinario per diagnosi. Purtroppo noi non ha trovato chip".
Lo sguardo interrogativo di Alexei si posa prima su Margarita, che con un gesto indica il compagno, quindi torna al corriere. Anatoli si sistema sulla sedia ed alza le spalle. "Noi ha sentito personale di laboratorio dire che chip erano spariti. Noi pensa che Bennet abbia fatto sparire chip da cassaforte prima di nostro arrivo".
"Voi ha qualche idea di dove lui può nascondere quei fottuti chip?" chiede spazientito Alexei.
"Casa sua è prima possibilità" mormora Margarita. "Noi pensa di fare salto lì e controllare".
Anatoli intanto si fruga in tasca ed estrae una chiavetta USB. "Noi comunque ha trovato informazioni utili. Schemi di componenti per assemblare chip e nomi di tecnici che hanno costruito prototipi".
"Questa è ottima notizia!" esclama Alexei sorridendo. "Noi può assoldare loro per costruire altri chip".
"Da, ma c'è piccolo problema" ribatte il corriere. "Noi ha scoperto che Schwarzen Fleck ha vinto asta per chip. E' agenzia di sicurezza tedesca. Quando noi ruba chip, io ha idea che loro non prende bene".
"Basta che voi non rivela loro vostra identità" commenta il capo con un sogghigno. "Come tu facevi in ambasciata. Ora voi trova chip, ho compratore che è impaziente di avere sua merce".

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