venerdì 12 febbraio 2016

0067 - voci nel corridoio

"Laboratorio" legge Pavlov, passando il badge ed aprendo la porta. I tre russi entrano, quindi l'atleta si volta per chiudere e fa un balzo indietro.
Appoggiato ad un sostegno che pende dal soffitto c'è uno scheletro metallico che guarda minacciosamente i tre russi. Uno sportello sotto la gabbia toracica è aperto ed alcuni cavi penzolano immobili come pezzi di budella cibernetiche. Altri cavi escono dalla schiena e si infilano dentro un grosso macchinario pieno di levette, manopole e display LCD.
"Cazzo! Questi stronzi hanno prototipo di terminator!" esclama a bassa voce Anatoli, avvicinandosi ed esaminando gli impianti nei bulbi oculari del teschio cromato.
"Noi non è interessati a cyborg, noi è qui per chip!" sibila Margarita. "E io pensa che noi può trovarne uno lì dentro" aggiunge, indicando un lungo tavolo su cui è appoggiato un grosso missile mezzo smontato. La testata è stata separata dal corpo ed una decina di cavi escono da uno sportellino aperto, innestandosi in un circuito stampato. Un paio di morsetti sono collegati ai ponticelli metallici della scheda ed i cavi si perdono dietro ad un computer che ronza sommessamente.
"Direi che questo è sistema di guida missile" mormora Anatoli.
Pavlov si avvicina al PC ed accende il monitor. Un programma pieno di numeri e voci sconosciute compare a tutto schermo. Una piccola schermata presenta una scritta a caratteri cubitali. INPUT ERROR.
Anatoli osserva all'interno dello sportello, notando tra i circuiti un alloggiamento pieno di fori con un morsetto aperto. "Ecco perché programma dà errore. Qui manca chip per guida".
Margarita si volta di scatto verso il corridoio. "Merda. Qualcuno ha aperto porta".
Dopo un paio di secondi si sentono dei passi, quindi una voce femminile rompe il silenzio. "Te lo ripeto. Finiti i test, sono andata a portare il chip nella cassaforte e mi sono accorta che mancava una delle scatolette!"
"Non è possibile, ti starai sbagliando" risponde una voce maschile. "Nel deposito non è entrato nessuno, qui dentro ci siamo solo noi".
"Non sono impazzita! Ti dico che non ci sono. Ho anche controllato se qualcuno li aveva dimenticati per sbaglio su uno dei tavoli, ma non ho trovato nulla".
"E quindi?"
"Quindi manca una scatoletta con trenta chip!" strilla la voce femminile. "E dato che l'ultima firma per il deposito è la mia, se non li ritrovo sono nella merda!"
"Ok, datti una calmata" risponde calma la voce maschile. "Ti do una mano a controllare. Magari li hanno lasciati in laboratorio".
I tre russi si lanciano un'occhiata spaventata mentre i passi si avvicinano alla porta, poi si affrettano a cercare un possibile nascondiglio.

2 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Ahia che serie di brutte notizie: i chip forse già presi da qualcun altro, ed i due tizi che stanno per entrare nel laboratorio; la tensione dei giocatori sarà stata al massimo!

Bella l'idea di mettere il prototipo di terminator tra i progetti in studio, ci mancava solo un'etichetta con scritto "prototipo per Cyberdine System Corporation"

andrea ha detto...

La tensione era veramente alta! In più di un momento, mentre riuscivano i tiri ed io descrivevo le azioni, sentivo i sospiri di sollievo dei giocatori!

E' stata una sessione splendida.

Il terminator è stata una piccola chicca. Da nerd, se io avessi un laboratorio di ricerca per armi militari... proverei a progettarne uno! E mi pareva sensato che anche lì avessero avuto quell'idea =D