giovedì 5 novembre 2015

0007 - accerchiamento

"Ben arrivata! Dove cavolo è Pavlov?" sussurra Anatoli, guardandosi attorno. "Dobbiamo decidere come entrare ed è bene farlo in fretta, sai che Popov ha grilletto facile".
"Quanti sono?" chiede Margarita.
"Popov ne ha visti quattro, ma potrebbero essercene di più" risponde l'uomo, poi indica una forma indistinta dall'altra parte del piazzale. "Potremmo utilizzare quella moto come diversivo".
"Un chilometro ancora lo fa, ma non penso andrà oltre" interviene Pavlov, giunto dal piazzale. "Gli ho tagliato cannetta dell'olio".
Anatoli rimane a bocca aperta, poi balbetta: "Ma potevamo usarla per fuga!"
"Eh, ormai non si può più" ribatte l'atleta con un sorrisetto ed un'alzata di spalle.
"A quello penseremo dopo" li blocca Margarita, cercando di evitare un inutile litigio. "Voi rimanete qui ed attendete nostro segnale, noi aggiriamo magazzino e cerchiamo altra entrata".
Anatoli fa un cenno con la testa, poi torna accanto a Viktor.
"Che avete deciso voi tre? Entriamo?"
"Non ancora. Attendiamo loro segnale e poi li riempiamo di piombo".
"Che segnale?"
"Non l'abbiamo stabilito. Penso quando sentiremo sparare".

Margarita e Pavlov ritornano sui propri passi e raggiungono le macchine parcheggiate. Il fascio di luce dell'atleta illumina una piccola porta in metallo che dà sul parcheggio.
"Si può aprire solo da dentro" sussurra la spacciatrice.
"Scommetti che questo sblocca serratura?" ribatte lui, estraendo dallo stivale un pugnale e passandoglielo.
La punta della lama fa scattare il fermo della porta, che si apre senza cigolare. I due entrano nel lungo corridoio che dà sui magazzini e si dirigono verso l'unica fonte di luce visibile. Dietro la porta a vetri si notano quattro persone che stanno parlando animatamente con un'altra figura che indossa un giubbotto marrone e dall'atteggiamento sembra essere il capo.
Pavlov ruota lentamente la maniglia e apre la porta, che ruota silenziosamente sui cardini. Il gruppo non sembra essersi accorto della loro presenza e prosegue nell'animata discussione.
"Ora prendiamoci camion" sussurra il russo, prendendo la mira e premendo il grilletto.

2 commenti:

Nicholas ha detto...

Il grande mondo dei "diamoci un segnale".
Un'intera campagna dove i pg facevano il verso del gabbiano.
Sta cosa è talmente radicata da essere diventata lo standard in ogni campagna adesso :)

andrea ha detto...

Io trovo spassosissimo sentire uno del gruppo che dice "sparate al mio segnale"... e poi se ne va senza concordare il segnale =D