venerdì 27 novembre 2015

0023 - il cielo si oscura

"Di qua!" grida Pavlov, aprendo la porta che dà sulle strette scale che conducono al tetto e facendo passare i compagni.
"Lui ha appena minato palazzo, me no piacere tua scelta" commenta Margarita, passandogli accanto. "Tu spera noi andarcene in tempo".
Alexei scarica l'ultimo caricatore rimastogli, poi raggiunge l'atleta e gli passa il fucile scarico. Pavlov chiude la porta ed incastra il kalashnikov tra il maniglione ed il corrimano, bloccando l'accesso, quindi comincia a salire le scale zoppicando. Le urla degli arabi giungono soffocate dal corridoio.
Margarita segue a fatica Anatoli tenendosi il fianco, poi imbocca la scala antincendio e comincia a scendere i gradini seguita dagli altri.
Quando Alexei raggiunge il piano terra, passa il braccio della spacciatrice attorno al collo e comincia a correre dietro ad Anatoli, che punta lo skorpion verso il tetto in attesa della comparsa dei terroristi. Pavlov li segue a breve distanza zoppicando, ma non si azzarda a chiedere aiuto. Il gruppo raggiunge il parcheggio anteriore e prosegue verso la macchina.
Una raffica di proiettili passa a mezzo metro dalle loro teste e si pianta nell'asfalto, alzando nuvolette di polvere e foglie. Alexei alza lo sguardo e nota due uomini in piedi sul tetto che stanno puntando i loro fucili.
"Copritevi con alberi!" urla il capo, trascinando Margarita al riparo.
Anatoli si ferma dietro ad una quercia, pesca il cellulare dalla tasca e compone un numero. "Metti in moto, Viktor! Dobbiamo scappare!"
"Da, arrivo!" ribatte l'uomo, avviando il motore.
Il corriere chiude la chiamata e mette via il telefono, poi recupera un piccolo telecomando e lancia una veloce occhiata al tetto. Le figure dei due terroristi non si vedono più, probabilmente dirette alle scale.
Anatoli preme il pulsante. Un forte boato sovrasta i rumori della notte, facendo fischiare le orecchie ai russi. Una colonna di fumo nero e detriti si alza dal centro della costruzione, coprendo la luna ed oscurando le stelle.
La squadra comincia a correre in mezzo ai pezzi di cemento che piovono dal cielo, raggiunge la macchina e si infila dentro.
"Salve, capo" esclama Viktor, ingranando la prima e partendo a razzo. "Torniamo a Chaika bar?"
Alexei chiede un cellulare, poi aspettando che qualcuno all'altro capo risponda, lancia un'occhiata alla spacciatrice, quindi batte sulla spalla dell'autista ed esclama: "Vai da Marius, Margarita ha bisogno di rattoppo".
"Grazie, capo" mormora la donna, ansimando e tenendosi il fianco.
Quando si sentono le sirene in lontananza, la macchina rallenta e prosegue a velocità moderata lungo le vie di Billerica. Due pattuglie sfrecciano in direzione del magazzino, ignorando la berlina appena incrociata.

6 commenti:

Nicholas ha detto...

Un finale col botto :)

andrea ha detto...

Eggià! E' stata una sessione epica!

rocco ha detto...

ooohhh.....finalmente un po' di esplosioni come piace a me...! ;)

andrea ha detto...

Ma a te non piacevano le cose che bruciano? =P

roc ha detto...

No, in primis le esplosioni, ma essendo in un mondo fantasy mi tocca accontentarmi del fuoco dell alchimista!

roc ha detto...

Per questa campagna non pubblichi i nomi dei protagonisti pg ed una rapida presentazione?