martedì 24 novembre 2015

0020 - il fumo fa male

Pavlov tocca la spalla del compagno e gli fa cenno di non sparare, poi avanza chinato e si ferma alle spalle del terrorista. Quando l'uomo guarda in alto per esalare il fumo, il russo gli avvolge intorno al collo una garrota improvvisata e stringe con tutta la forza che possiede. Il grido gli si strozza in gola mentre tenta inutilmente di infilare le dita sotto la fascetta di plastica nel tentativo di liberarsi.
Quando dopo pochi secondi il corpo senza vita del terrorista crolla a terra, Pavlov lo afferra malamente per la giacca e lo trascina verso il muro.
"Dove hai imparato tecnica tanto efficace?" chiede Anatoli, osservando il profondo solco scavato nel collo.
"In Russia dopo incidente facevo interrogatori per GRU" risponde l'atleta. "Ho avuto ottimi maestri".

Trovato! pensa Margarita, tastando il fondo dell'utilitaria e tranciando con un coltello una grossa fascia di cavi e tubi. Un liquido nerastro inizia a colare da un connettore a pochi centimetri dalla sua testa, schizzandole la guancia e formando una piccola pozzanghera sotto il veicolo.
La donna si sporge da sotto il pianale ed osserva il tetto, assicurandosi che le sentinelle non stiano guardando nella sua direzione, poi rotola su sé stessa, si rialza e raggiunge i compagni.
"Chi è questo?" chiede ai due uomini, indicando il cadavere appoggiato al muro.
"E' terrorista uscito per sigaretta" spiega Anatoli. "Lui l'ha sistemato".
"Sempre detto che fumo uccide" commenta lei, strappando ai due uomini un sorriso.
Il corriere recupera l'arma ed i caricatori, poi insieme al resto della squadra si dirige verso l'entrata. L'enorme atrio è avvolto nel buio, l'unica fonte di luce è un fascio che illumina l'interno di un ufficio sulla parete di fondo. I tre costeggiano in silenzio il bancone della reception e sbirciano nella stanza. Una maglite è stata lasciata accesa sopra ad un tavolino ed illumina una sedia e due distributori di caffè e merendine, sfasciati e miseramente vuoti. Accanto alla torcia una ricetrasmittente trasmette scariche di elettricità statica.
Anatoli si avvicina al tavolino e spegne la radio, poi si mette in ascolto mentre gli altri scrutano nel buio. "Coglione qui fuori ha lasciato sua postazione per fumare" sussurra Anatoli. "Non sento nessun'altro in stanze di piano terra".
"Allora saliamo e troviamo Alexei" ribatte Pavlov, indicando le scale che salgono girando attorno alla tromba di un ascensore con le porte divelte.

3 commenti:

Nicholas ha detto...

C'è sempre grossa soddisfazione nei pg quando riescono a entrare di nascosto.
Forse è perchè succede raramente di solito.

andrea ha detto...

"Perché ti porti dietro tutte quelle armi?"
"Perché il piano A non funziona mai!"

In Savage Worlds, complice il doppio dado e l'uso dei benny, ho visto parecchie entrate furtive. E' una sensazione strana...

Nicholas ha detto...

In effetti...
Io sono abituato a pg che pensano prima al piano B e poi provano a entrare furtivi.