lunedì 9 novembre 2015

0009 - interrogatorio russo

Pavlov allontana l'AK 47 con un calcio, appoggia il borsone per terra e recupera da una delle tasche un laccio emostatico. Margarita osserva con interesse l'abilità del compagno mentre stringe la stretta fascia sotto alla rotula e ferma l'emorragia.
"Parla, cane!" urla l'atleta facendo rinvenire a schiaffi l'uomo svenuto.
Lo sguardo del terrorista si posa sul suo sguardo glaciale, poi si sofferma terrorizzato sul cannello acceso nella sua mano. "Io no dire te niente, infedele figlio di puttana!" biascica in un inglese stentato.
"Non ti permettere di offendere mia madre!" urla l'atleta, colpendolo con un pugno al volto. Il terrorista grida e sputa un fiotto di sangue a pochi centimetri dal borsone.
"Perché te la prendi tanto?" commenta Anatoli girando attorno al camion e guardando nel rimorchio, dopo una veloce occhiata ai due per terra. "Tutto paese si è fatto tua madre".
"Sì, ma lui non può sapere" ribatte l'altro. "E' questione di principio".
"Io no dire voi niente, Luna di Sangue uccidere voi sporchi infedeli!" continua imperterrito il terrorista.
"Luna di Sangue?" chiede Margarita, intenta a svuotare le tasche dell'uomo con la giacca marrone. "Chi sono?"
"Rispondi a signora o tuo dito salta" dice Pavlov, appoggiando per terra il bruciatore, recuperando una cesoia dalla sacca ed avvicinandola al suo dito mignolo.
"Io venire acclamato come martire da miei fratelli" urla l'uomo, sputando in faccia al suo aguzzino. "Io avere mie vergini in paradiso!"
Il rumore del dito tranciato viene coperta dall'urlo di dolore del terrorista, che osserva con occhi sbarrati il sangue cominciare ad uscire copioso ed inondare il pavimento.
"Tu hai altre diciannove dita. Tu rispondi, ora?"
"Io no dire niente!"
Con la coda dell'occhio, Pavlov vede la mano dell'uomo disteso a terra allungarsi e grattare il cemento per raggiungere il fucile. L'impugnatura della cesoia cala con violenza sul suo palmo, fratturando numerose ossa e strappandogli un altro grido.
"Questo qui non dirà nulla" commenta Margarita. "Noi portiamo prigioniero da capo, lui saprà cosa fare. Io intanto ho scoperto chi è capo di questi stronzi. Mohammed Al Faqir, pakistano".
Pavlov osserva ancora un po' la mano mutilata, poi getta le grosse forbici nel borsone, afferra il cannello ad acetilene e lentamente cauterizza la ferita alla gamba del terrorista.
"Divertiti con tue vergini" mormora poi, puntando il cannello sulle palle dell'uomo.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

A quanto pare oggi 9/11/15 èla giornata degli interrogatori! Spassoso anche questo, con Pavlov ed Anatoli che fanno i loro commenti e quella sana punta di sadismo che rende tutto più reale, mi sa che il giocatore degli interrogatori è lo stesso per Zigfrid ed Anatoli o sbaglio, lo stile mi fa pensare un po' anche a Miodrag però!

andrea ha detto...

Zigfrid e Pavlov sono interpretati dallo stesso giocatore =)

Mr. Mist ha detto...

C'ero andato vicino! :)