mercoledì 11 novembre 2015

0011 - in viaggio verso lo sfasciacarrozze

Pavlov si accomoda sul sedile del passeggero con un AK 47 in grembo e, mentre Anatoli si mette alla guida, osserva dallo specchietto laterale gli altri due sparire dietro al rimorchio. "Sai guidare questo bestione?"
"Io ho fatto autista e corriere per ambasciata, io guido tutto quello che ha ruote" replica il compagno con un largo sorriso. "Tu cerca indicazioni per arrivare al Patty's Auto Parts".
Dopo aver smanettato un po' sul cellulare, Pavlov riesce a trovare l'indirizzo ed esamina la strada da percorrere. "140 di Salem Turnpike. Prendi Route 1A in direzione Nord e poi continua su Highway 60 in direzione ovest. Sfasciacarrozze è su Massachusetts Route 107. Dobbiamo passare davanti ad aeroporto".
"Bene, ci manca solo di attirare l'attenzione di polizia" commenta Anatoli con una smorfia. "Guiderò piano".
"Così altri due non vomitano" ribatte l'atleta scrutando l'oscurità fuori dal parabrezza.

Dopo aver sfondato il cancello, l'autoarticolato si immette su Border Street e prosegue lentamente lungo le strade del sobborgo cittadino. Non sembrano esserci locali aperti nel quartiere ed il camion si destreggia tra le numerose macchine parcheggiate di fronte alle piccole case di mattoni. Una donna con un cane al guinzaglio si ferma ad osservare incuriosita il grande mezzo che le passa accanto, ma distoglie subito lo sguardo e torna sui suoi passi quando Pavlov le mostra il dito medio.
Il camion lascia scorrere un paio di macchine, poi si immette sulla Boston Expy e poco dopo illumina il grosso cartello che indica l'entrata dell'aeroporto Logan.
"Tieni sinistra" dice l'atleta, osservando il display del cellulare.
L'aeroporto scivola sulla destra, illuminato dai potenti fari dei piazzali su cui si stagliano le code di un paio di boeing, le sagome squadrate dei parcheggi multipiano ed i grossi silo pieni di carburante, per scomparire poco dopo dagli specchietti retrovisori.
"Ora speriamo di non incrociare qualche pattuglia" commenta Anatoli, mentre il camion sorpassa la successiva immissione e l'erba prende il posto del cemento.

"Avrei voglia di prendere caffè da Starbucks" mormora Pavlov osservando l'insegna verde della famosa catena mentre il camion attraversa l'incrocio. Il parcheggio davanti alla piccola costruzione è deserto, anche se sembra ci sia qualcuno che sta rovistando tra i cassonetti.
"A caffè pensiamo dopo, ora abbiamo compagnia" ribatte Anatoli indicando lo specchietto e scalando la marcia.
Due macchine sbucano sbandando da una strada laterale e si dirigono a tutta velocità verso di loro, affiancate da due motociclette che escono da una macchia di alberi. Le bandane attorno al collo degli inseguitori e le armi in mano ai passeggeri non lasciano molti dubbi sulle loro intenzioni.

4 commenti:

Nicholas ha detto...

Insultare gente sconosciuta per radio non è mai una buona idea...

andrea ha detto...

Si sa che i russi non contemplano le reazioni morigerate... =D

Nicholas ha detto...

Vero, ma ci sta nel gioco, i gdr mica sono videogame in cui devi fare sempre la scelta migliore!
È giusto interpretare bene così da generare situazioni impreviste ma credibili.... e belle da giocare.

andrea ha detto...

I miei giocatori sono anche troppo "spavaldi"... =D