lunedì 16 novembre 2015

0014 - nuovi ordini

La spacciatrice spalanca la bocca per dire qualcosa, ma la richiude subito senza emettere alcun suono. Viktor e Anatoli si scambiano un'occhiata preoccupata, mentre Pavlov rimane appoggiato alla parete del container, impassibile come una statua.
Irina appoggia le mani sul tavolo ingombro di carte. "Boris vuole che voi andiate a recuperare nostra vecchia conoscenza, Nikolai Zakharov. E' ex ingegnere russo, esperto di esplosivi. Ha già lavorato per noi, ma dopo ultimo incarico è restio a darci mano".
"Sa smontare bomba?" chiede Anatoli.
"Da" risponde la donna. "Lavorava per ex blocco sovietico come geniere. Da una decina d'anni si è trasferito in America con moglie e figlio. Ora abita a 73 di Arcadia Street, a Revere. Sua casa è vicina ad incrocio ed è parzialmente coperta da grosso albero, non potete sbagliare".
"Come convinciamo Nikolai a venire con noi?" chiede la giovane spacciatrice.  "Usiamo tortura? Minacciamo famiglia?"
"Fate quello che volete, basta che arrivi qui sano e disposto a collaborare".
"Possiamo prendere macchina?" chiede Anatoli.
Irina gli lancia un mazzo di chiavi. "Prendete mia macchina. Ora muovetevi".
Pavlov si stacca dal muro ed esce dall'ufficio assieme a Margarita ed Anatoli. Quando Viktor si volta, Irina lo ferma. "Popov, tu prendi due dei miei e vai a controllare tratto di strada dove vi hanno sparato. Non voglio che polizia arrivi qui".
"Da, capo" esclama lui, voltandosi e facendo un cenno ai due uomini che attendono fuori dal container.
Il resto del gruppo entra in una delle berline parcheggiate sul prato e si dirige verso Revere. Nessuno se la sente di parlare del carico trasportato e del pericolo corso durante l'inseguimento. La strada scorre tranquilla nel buio della notte, illuminata solamente dai fari del veicolo.
"Sono quasi due di notte, fermati che prendiamo caffè" mormora Pavlov.
"Ottima idea" commenta Anatoli, entrando nel parcheggio di un piccolo negozio ancora aperto.
Margarita tira su con il naso, pensando a quanto vorrebbe poter sniffare un'altra riga di coca.

3 commenti:

Mr. Mist ha detto...

Mi piace il personaggio di Margarita, me la vedo minacciare Nikolai dicendo: "Spacco bottiglia e ammazzo famiglia!".

Nicholas ha detto...

Dopo essersi scontrati con i terroristi islamici e aver trasportato una bomba radioattiva un bel caffè è il minimo!

andrea ha detto...

Una normale giornata lavorativa nella mafia russa! =P

Comunque dovreste sentire i battibecchi tra i giocatori... adoro questo gruppo!